Imputato 2 volte dello stesso reato di droga, è libero: la Cassazione accoglie il ricorso dopo l'arresto
La Corte d'appello di Bolzano ha deciso per lui l'estradizione, ma i suoi legali hanno fatto ricorso in Cassazione, sostenendo il principio del "ne bis in idem": non si può, cioè, essere giudicati due volte per gli stessi fatti
ROMA. Era stato arrestato a Bergamo con un carico di marijuana e condannato a tre anni per traffico internazionale di sostanze stupefacenti per fatti accaduti tra il 2016 e il 2017. Poi si era rifatto una vita a Bolzano, dove vive da vent'anni, e dove aveva avviato un'attività. Fino a quando, sei mesi fa, è stato arrestato, in esecuzione di un mandato d'arresto europeo proveniente dall'Albania, dove è stato accusato, per i medesimi fatti, di traffico internazionale di stupefacenti e di associazione a delinquere.
La Corte d'appello di Bolzano ha deciso per lui l'estradizione, ma i suoi legali hanno fatto ricorso in Cassazione, sostenendo il principio del "ne bis in idem": non si può, cioè, essere giudicati due volte per gli stessi fatti.
Cassazione che ha accolto il ricorso, anche in ragione di un errore di notifica: nell'atto di citazione in giudizio, non era indicata l'imputazione. Ora l'imprenditore è libero.