Bolzano, la Svp verso una giunta con le destre, ma cresce la protesta, anche dentro il partito
Giovedì una fiaccolata di dissenso «contro i fascismi», ed Arno Kompatscher mette le mani avanti: «Non intendo tornare indietro sui diritti delle persone Lgbt+»
BOLZANO. La decisione del parlamentino della Svp (a porte chiuse e con voto segreto) di avviare le trattative per la nuova giunta con le formazioni di destra (Fratelli d’Italia per la parte italiana, e Freiheitlichen per la sudtirolese) sta creando forti malumori e proteste. Un gruppo di altoatesini ha lanciato tramite canali Telegram una fiaccolata di protesta contro una giunta Svp-centrodestra. Lo slogan è "no excuses", "nessuna scusa per una coalizione di fascisti, omofobi, negatori della scienza, anti-europeisti, anti-femministi e razzisti".
La manifestazione si svolgerà giovedì alle ore 18. "Ci muoveremo - si legge nel messaggio Telegram - dal Consiglio provinciale alla sede centrale del partito Svp con una piccola processione con delle candele. Teniamo ancora salda la speranza che la Svp possa ambire ad un Alto Adige diverso da quello che sta attualmente perseguendo. Diamo loro l'opportunità di riflettere sulla loro decisione. E se la decisione rimarrà la stessa, torneremo ancora e ancora. Con sempre più persone".
Ma il segnale più importante per la Sv p è la spaccatura interna, con molti esponenti dell’Ala Sociale che si dissociano dalla scelta. "La leadership attuale della Svp agisce completamente senza piano e tradisce in questo modo tutto ciò che è radicato nella sua storia e nei suoi statuti" afferma Thomas Widmann, portavoce della lista "Für Südtirol mit Widmann", che contesta la decisione della dirigenza del partito di raccolta di entrare "senza necessità in trattative di coalizione con addirittura tre partiti italiani".
Si tratta, secondo Widmann, di una decisione "ingiustificabile". "Viene coinvolto un partito come Fratelli d'Italia, che governa a Roma dando anche prova di approcci pragmatici nella sua azione di governo", si legge in una nota, "ma - osserva Widmann - noi sudtirolesi dovremmo guardare molto attentamente quale atteggiamento ha assunto questo partito in determinati periodi della storia e soprattutto come si confronta con il proprio passato".
Secondo l'ex assessore Svp, però, "c'è di peggio", perché "invece di cercare possibili partner tra i partiti sudtirolesi moderati, la Svp coinvolge altri politici italiani". "Lega e Lista Civica sono decisamente meno votate di 'Für Südtirol mit Widmann', lista che si è offerta come partito di centro per rafforzare il campo moderato tedesco e ladino - prosegue la nota - Invece, senza necessità, si sta portando in giunta una seconda lista e addirittura una terza lista italiana, la Civica, di cui nessuno può dire esattamente cosa rappresenti". "La Südtiroler Volkspartei e la sua dirigenza devono assumersi la responsabilità, tenere a mente i propri principi e, allo stesso tempo prendere atto della realtà. L'Alto Adige e la sua gente hanno bisogno di stabilità in tempi difficili e di una buona politica concreta che si occupi dei loro problemi. A tal fine si dovrebbe riunire tutte le forze politiche moderate sudtirolesi, soprattutto se queste dispongono di una ricca esperienza governativa", conclude Widmann.
Il governatore Arno Kompatscher oggi ha replicato. "Non intendo rinunciare alle conquiste dell'ultima legislatura". ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Ainterpellato, a proposito delle trattative di giunta col centrodestra, sull'adesione alla rete Re.a.dy e l'esposizione delle bandiere arcobaleno sugli edifici istituzionali, criticate in passato da parte dei possibili futuri alleati della Svp.
Kompatscher non è entrato nel merito del confronto appena iniziato, ma ha ribadito che "l'obiettivo, forse il principale, è quello del ripristino dell'autonomia" a causa delle sentenze della Corte costituzionale dopo la riforma del 2001. "Non basteranno le norme d'attuazione per superare il problema - ha aggiunto il presidente altoatesino - ma bisognerà anche mettere mano allo statuto, ripristinare le competenze con una revisione".
"Su questo c'è stata la dichiarazione del governo sulla disponibilità, come sappiamo, e c'è stato anche un incontro a Roma con il cancelliere austriaco. Come abbiamo detto apertamente, questo può essere il motivo per il quale si collabora" con il centrodestra "per noi, questo deve entrare anche nell'accordo".