L'elicottero precipitato a Laives: a bordo padre e figlio, manovra di emergenza per evitare le case
A terra, testimone del drammatico episodio, ci sarebbe stata la moglie e mamma delle due persone rimaste ferite: anche lei trasportata in ospedale in stato di shock. L'ultraleggero biposto Cabri G2 era decollato da Trento. In arrivo a Bolzano un investigatore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo
IL FATTO Elicottero decollato da Trento precipita a sud di Bolzano
TRENTO. Sono padre e figlio le due persone che erano a bordo dell'elicottero precipitato questa mattina, domenica 18 febbraio, a Laives, non lontano dal palaghiaccio. Il velivolo a noleggio era decollato da Trento: si tratta di un piccolo ultraleggero biposto del tipo Cabri G2, spesso utilizzato per voli di addestramento al volo.
L'allarme è scattato poco prima delle 9, quando il mezzo stava sorvolando la zona sportiva Rio Vallarsa: secondo le informazioni disponibili al momento, si sarebbe trattato di un'avaria che ha costretto il pilota a un atterraggio di emergenza, una manovra anche per evitare di finire sugli edifici dell'area.
Il velivolo è finito in un frutteto, le due persone sono rimaste ferite, fortunatamente in modo non grave.
Secondo quanto riferisce la Tgr Rai, una testimone del drammatico episodio è stata ricoverata in ospedale perché era in stato di shock: si tratterebbe della moglie di uno dei feriti e dunque la madre dell'altro. Sempre secondo questa ipotesi, l'incidente sarebbe avvenuto nella zona in cui si troverebbe l'abitazione della famiglia.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, la Croce bianca e le forze dell'ordine.
Sulla tragedia sfiorata, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha disposto l'apertura di un'inchiesta sull'incidente: disposto l'invio di un investigatore sul sito dell'evento, per effettuare il sopralluogo operativo. Sull’episodio indagano anche i carabinieri.