Esplosione a Bolzano, presidio davanti all’Aluminium: “La vita viene prima di tutto, si chieda scusa a questi ragazzi”
Dolore dopo il grave incidente con un morto e sei feriti all'Aluminium. Fim, Fiom e Uil hanno organizzato un presidio davanti allo stabilimento per ricordare Bocar Diallo. Per il 31enne deceduto si è svolto anche un minuto di silenzio e sono state accese delle candele davanti a una sua foto
SCOMPARSA Bocar Diallo non ce l’ha fatta
BOLZANO. A Bolzano, in occasione dello sciopero del settore metalmeccanico dopo il grave incidente con un morto e sei feriti all'Aluminium, Fim, Fiom e Uil hanno organizzato un presidio davanti allo stabilimento per ricordare Bocar Diallo. Per il 31enne morto si è svolto anche un minuto di silenzio e sono state accese delle candele davanti a una sua foto.
"A questi ragazzi bisogna chiedere scusa per un mondo del lavoro che non sa proteggere i propri lavoratori; per una società e una politica spesso escludenti che classificano il lavoro operaio e ancor più se svolto da lavoratori stranieri, come un lavoro a basso costo, nel quale il rischio di infortuni e di morte fanno parte del lavoro stesso", così i tre sindacati in un appello condiviso.
"La vita viene prima di tutto", ha ribadito il segretario della Fiom Alto Adige Marco Bernardoni, rivolgendo un appello alla giunta provinciale di far diventare "la salute e sicurezza sul lavoro la priorità dell'azione di governo".
"E' il momento in cui stare insieme, uniti di fronte a una tragedia, alla quale non avremmo mai dovuto o voluto assistere, alla quale ancora non riusciamo a credere e a cui non vogliamo rassegnarci", ha detto il segretario provinciale Fim Riccardo Conte.