Duplice omicidio di San Candido: “Non è stato possibile negoziare con Ewald Kühbacher”
Si è svolta oggi la conferenza stampa della Procura di Bolzano e delle forze dell'ordine su quanto successo ieri a San Candido: “L’omicida ha sparato con una pistola calibro nove, i bossoli ritrovati sembrano provenire dalla stessa arma”
FOTO Il luogo della tragedia
IL VIDEO La tragedia in Alto Adige
EPILOGO Morto in ospedale l'omicida di San Candido
SAN CANDIDO. "Su Ewald Kühbacher che ieri, 19 agosto, a San Candido ha ucciso suo padre e la vicina di casa sebbene fosse un soggetto introverso, non risultano precedenti di polizia o segnali che potessero evidenziare che fosse un soggetto pericoloso e quindi da attenzionare", così il maggiore Simone Carlini, comandante della compagnia dei carabinieri di San Candido alla conferenza stampa in Procura a Bolzano. L'uomo che in passato aveva lavorato come guardia giurata, da diversi anni era disoccupato e viveva col padre anziano.
"Le armi che possedeva erano regolarmente detenute. Aveva una passione verso questo tipo di attrezzature. Non sappiamo allo stato attuale quante armi detenesse, perché nello storico risultano diverse acquisizioni e cessioni", così il maggiore dei carabinieri.
“Ha sparato con una pistola calibro nove, i bossoli ritrovati sembrano provenire dalla stessa arma. E ha usato quest'arma anche contro se stesso. Ha dichiarato di detenere diverse armi, ma per ora, visto anche lo stato dell'appartamento che non era di particolare ordine, sono state trovate solo delle carabine ad aria compressa che non sono di interesse di polizia. Nell'appartamento posto sotto sequestro, continuano comunque le indagini", ha concluso Carlini.