Alto Adige / L'inchiesta

Abusi nella Chiesa, dopo la pubblicazione del dossier, 20 segnalazioni. Esaminate le posizioni di 14 sacerdoti ancora in vita

Più di venti persone hanno contattato il Centro di ascolto diocesano di Bolzano. La maggior parte dei casi segnalati si è verificata fra i 30 e i 60 anni fa

BOLZANO. Dopo la pubblicazione del report sugli abusi commissionato allo studio legale Westpfahl, Spilker, Wastl di Monaco di Baviera, la Diocesi di Bolzano e Bressanone ha iniziato la fase dell' elaborazione: un gruppo interdisciplinare di esperti sta attualmente esaminando la situazione dei 14 sacerdoti ancora in vita, accusati di abusi e sta elaborando misure da sottoporre alla decisione del vescovo. 

Dalla presentazione del rapporto a fine gennaio 2025, più di 20 persone colpite hanno contattato il Centro di ascolto diocesano. Subito dopo la pubblicazione del rapporto sugli abusi, a fine gennaio 2025 è stato istituito un gruppo interdisciplinare di esperti per esaminare la situazione di 14 sacerdoti accusati e ancora in vita. 

Il gruppo è composto da tre esperti esterni e tre interni, tra cui un'avvocata, una psicoterapeuta e uno psichiatra. Il compito di questo team di esperti è quello di sviluppare misure nella cornice delle norme ecclesiali e del diritto nonché delle esigenze pastorali. I sacerdoti coinvolti sono nella maggior parte anziani e da tempo non più in servizio. 

Finora il gruppo di esperti si è riunito tre volte ed ha esaminato la situazione di sei sacerdoti. 

Le misure possibili includono il divieto di celebrare la Santa Messa in forma pubblica, un accompagnamento psicologico, la restrizione delle attività pastorali, in particolare nel contatto con bambini e giovani, il monitoraggio da parte di persone incaricate e i loro feedback regolari. 

I sacerdoti accusati sono informati delle misure e sono obbligati a rispettarle. Anche i responsabili delle comunità parrocchiali e delle organizzazioni interessate vengono adeguatamente informati. 

Dalla pubblicazione dell'indagine, più di 20 persone hanno contattato il Centro di ascolto diocesano. Ulteriori segnalazioni sono pervenute attraverso altri indirizzi di contatto. La maggior parte dei casi segnalati si è verificata fra i 30 e i 60 anni fa, ogni segnalazione viene trattata con competenza e riservatezza e inoltrata agli uffici diocesani competenti o ai riferimenti delle comunità religiose. 

Le persone colpite ricevono, a seconda della necessità, un sostegno psicoterapeutico, legale e spirituale, informa la Diocesi.