ALTO ADIGE - Rubato in treno, sulla linea Verona - Bolzano più o meno all'altezza di Ora, il prezioso violino di Marcello Fera, compositore, violinista e direttore d'orchestra genovese d'origine ma trapiantato da anni a Merano. Fera stava tornando giovedì pomeriggio, erano all'incirca le 17, da un concerto a Foligno, dove aveva portato con sé il suo strumento (foto), che suona da ben 42 anni. 

Si tratta di un violino del valore di alcune decine di migliaia di euro ma che - anche secondo gli addetti ai lavori - è difficilmente "smerciabile" perché facilmente riconoscibile e pubblicato più volte su diverse riviste specialistiche. 

«Lo strumento - spiega lo stesso Fera, comprensibilmente affranto per il furto subito - ha applicata l'etichetta "Eugenio Praga fece in Genova 1900". Con il violino c'era anche un arco Bazin».

Il direttore d'orchestra trasportava il prezioso violino, che è più o meno del 1900, in una custodia blu di plastica.

«Verso le 17, una volta arrivato a Ora, mi sono allontanato un paio di minuti dallo scompartimento per andare in bagno e al mio ritorno non c'era più». 

Durante il viaggio Fera non aveva parlato con nessuno in particolare, tantomeno di musica e strumenti preziosi. Difficile, dunque, avere sospetti su qualche altro passeggero. 

«Chi lo ha rubato - sottolinea il compositore - sappia che è uno strumento noto, pubblicato in diversi cataloghi e libri ed è quindi assai difficile da smerciare. Non è necessario che spieghi cosa questo furto significhi per me».

Fera ha già fatto denuncia alla polizia ferroviaria e offrirà una lauta ricompensa a chi saprà fornire indicazioni utili al ritrovamento dello strumento.