Alto Adige

Maxi rogo in val Venosta, bruciano 60 ettari di bosco: il fumo arrivato in Trentino

Centinaia di vigili del fuoco lottano contro le fiamme. L'enorme colonna di fumo si è spinta fino in val di Peio e Tonale, possibilità di caduta di cenere. La Protezione civile sta monitorando l'evolversi della situazione (foto vvff)

LE FOTO I vigili del fuoco lottano contro le fiamme: enorme colonna di fumo

BOLZANO. Cresce l’allarme per l’incendio boschivo in val Venosta, in Alto Adige. Dal primo pomeriggio di oggi (10 aprile) stanno bruciando tra i 50 e i 60 ettari di bosco nel comune di Prato allo Stelvio, in direzione di Montechiaro, Agumes-Montani.

I vigili del fuoco volontari del distretto dell’Alta Val Venosta, insieme al Servizio Forestale Provinciale, sono impegnati nella lotta contro le fiamme. Attualmente sono in azione tre elicotteri di Heli Austria e un elicottero dell’Air Service Center.

L’autorità forestale ha richiesto un elicottero Super Puma.

 La vasta colonna di fumo provocata dalle fiamme dell'incendio si sta spostando verso il Trentino occidentale, estendendosi in particolare dalla Valle di Peio verso il Passo del Tonale, con possibili effetti anche su Madonna di Campiglio. Il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna con il Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento e i Corpi dei Vigili del fuoco volontari - segnala la Provincia in una nota - stanno monitorando attentamente l'evolversi della situazione. Si segnala che nelle zone interessate si potrebbe percepire un forte odore di fumo, con la possibilità di caduta di cenere. 

Il terreno è difficile da raggiungere; tra l’altro, un maso a Stelvio è stato evacuato, anche se l’incendio si trova ancora a una certa distanza. Una delle sfide principali è l’approvvigionamento di acqua per lo spegnimento, che deve essere trasportata da lontano. Attualmente è fondamentale proteggere dalle fiamme un ripetitore presso Groß-Montoni: se venisse danneggiato, potrebbero verificarsi interruzioni nella rete televisiva, radiofonica e nella telefonia mobile.

Il centro operativo della Protezione Civile è stato attivato ed è in contatto diretto con le forze in campo. Le centrali operative di Trento e del Tirolo sono state informate, poiché, a causa del vento, lo sviluppo del fumo potrebbe estendersi anche ai loro territori.