Domani scatta il giro di vite Nuove limitazioni alle attività Chiusura per tutte le scuole

È stata pubblicata l'ordinanza contingibile e urgente n. 69 del presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher che contiene "ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19".

L'ordinanza entra in vigore domani, sabato.

L'Alto Adige è già zona rossa, ma per frenare la diffusione della pandemia applica un ulteriore giro di vite. Per una settimana, fino al 22 novembre, verranno chiuse microstrutture, scuole dell’infanzia, elementari, verrà garantita solo l’assistenza per figli di persone che lavorano nei servizi essenziali, sanità, supermercati, farmacie, insegnanti, nonché per bambini con disabilità o in situazioni difficili.
 
Inoltre, cantieri aperti per terminare lavori inderogabili, smartwork dove possibile e sì agli incontri delle coppie non conviventi.
 
Il presidente della Provincia ha chiarito in consiglio provinciale che le misure saranno in vigore per 15 giorni, ma le scuole saranno chiuse per una settimana.
 
Vengono garantite le attività del codice Ateco come in primavera, i ristoranti possono fare consegne, e il servizio mensa può essere fornito anche in altro modo, c’è a questo proposito una proposta delle imprese.
 
I cantieri aperti possono essere portati avanti per evitare danni, anche riparazioni sono possibili, così come la posatura di pavimenti in edifici dove non c’è il contatto con i clienti, ma solo per evitare danni.
 
L’amministrazione pubblica riduce al massimo i servizi allo sportello, saranno possibile solo su prenotazione, possibili le attivtà telematiche. Si raccomanda lo smartworking e di evitare al massimo i contatti con i clienti. Ci sono poi le deroghe previste da norme statali relativi a cicli di produzione di importanza europea o per esempio per la produzione di farmaci.
 
Per l’attività sportiva agonistica c’è un’ulteriore limitazione, che va definita di concerto con Coni e Fisi.
 
Sono previsti test capillari, obbligatori per le aziende che vogliono continuare la propria attività.
 
Le parti sociali - ha proseguito Kompatscher - hanno già dato sostegno, il confronto con esse è stato molto costruttivo, lo scambio è stato positivo, anche per poter meglio spiegare e far comprendere le norme. Il testo verrà ora reso pubblico, sabato sarà pubblicato.
 
Per quanto riguarda le coppie non conviventi, c’è la possibilità di fermarsi a casa del proprio partner; si potrà entrare in Alto Adige da altre regioni solo per motivi di lavoro e studio; se si arriva da un altro Stato bisogna considerare le norme vigenti a livello nazionale, ci vogliono dei chiarimenti.
In quanto ai ristori, si cercherà di garantire l’accesso a quelli statali, ma si attende di vedere cosa prevede Roma, per agire di conseguenza magari con aiuti aggiuntivi.
 
Da lunedì 16 a venerdì 20 novembre compreso sarà dunque sospesa l'attività didattica in presenza nelle scuole dell'infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado.
 
Nelle scuole superiori la didattica a distanza è già stata attivata. La normale attività della scuola materna riprenderà lunedì 23 novembre.
 
Le lezioni in presenza saranno garantite nelle scuole primarie e dell'infanzia per i figli di alcuni lavoratori che non hanno la possibilità di lavorare da remoto. Si tratta di impiegati nel settore medico, infermieristico o dei servizi sociali, nell'ambito del commercio di generi alimentari o di beni di prima necessità, nelle forze dell'ordine, nelle organizzazioni di soccorso o nel settore della Protezione civile, in farmacie o parafarmacie, nel settore del trasporto pubblico locale, nel settore postale, oltre al personale pedagogico, insegnante, di assistenza all'infanzia o collaboratore all'integrazione, che presti servizio in presenza.
 
In questo caso, i genitori o coloro che esercitano la potestà dei figli devono compilare un'autocertificazione per l'ammissione alle lezioni o per il sostegno pedagogico in presenza e presentarla alle scuole e agli asili.
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