Lotta alla zanzara tigre
In questi giorni di calura estiva si fa sentire il problema della zanzara tigre. Oggi alle 16.30, nell’ambito della inaugurazione del parco delle Braile ad Arco, sarà presente uno stand della Comunità di valle che metterà a disposizione degli utenti il larvicida contro le zanzare tigre.
Il progetto, come fanno sapere il presidente della Comunità Salvador Valandro e l'assessore Alessandro de Guelmi, prevede che per le aree pubbliche le operazioni di disinfestazione vengano assicurate da una specifica squadra d’intervento mentre nelle aree private è indispensabile la collaborazione dei cittadini con l’osservanza delle “buone pratiche” ovvero evitare i ristagni d’acqua e in estate applicare il larvicida biologico che può essere ritirato negli uffici della Comunità a Riva (al secondo piano, i lunedì e martedì, dalle 10 alle 12), in quelli del comune di Arco (all'Urp, negli orari di apertura al pubblico, e al cimitero di via Mantova, tutti lunedì dalle 9 alle 10) e nei centri di raccolta materiali (Baltera, Maza e Ceniga, negli orari di apertura al pubblico, e a Ledro e Drena dalla seconda metà del mese di giugno).
Il prodotto larvicida microbiologico ha una efficacia contro tutte le zanzare, in particolare contro quella tigre, pari a circa 4 settimane e il trattamento non va ripetuto in occasione di normali piogge. Il larvicida sarà a disposizione degli utenti anche presso lo stand istituzionale della Comunità che verrà allestito in occasione dell’inaugurazione del parco delle Braile ad Arco, oggipomeriggio. Ma l'azione più importante è la prevenzione, evitando ogni ristagno d'acqua in cui le femmine della zanzara possano depositare le uova. Attenzione, dunque, a sottovasi, tombini, bocche di lupo, griglie, fosse, grondaie di tetti e tettoie ostruite o non a livello, vasche e serbatoi non coperti, copertoni, pozze stagnanti su superfici e recipienti. Ma la vera emergenza è rappresentata dai cimiteri dove la zanzara tigre trova facile diffusione. Da qui la decisione di programmare la fornitura di acqua già trattata per l’annaffiatura di piante e fiori mentre per quanto riguarda i fiori secchi e finti l’amministrazione metterà a disposizione sabbia o graniglia per colmare i vasi ed evitare la deposizione delle uova.
Per ulteriori informazione in merito si può scrivere qui (dottor Raul Bergamini).
La Comunità dell'Alto Garda e Ledro è l'ente capofila del progetto, coordinato assieme ai Comuni e con la collaborazione del Museo Civico di Rovereto e il supporto della Provincia (Servizio Sostegno occupazionale e la Valorizzazione ambientale), che punta al monitoraggio e alla contrazione del fenomeno.