Martiri 28 giugno 71 anni fa l'eccidio delle SS nell'Alto Garda
Sono in corso di svolgimento a Riva le celebrazioni per il 71° anniversario dell'eccidio dei "Martiri 28 giugno", vittime della repressione nazista a Riva, Arco e Nago-Torbole. quando alcune decine di militari delle SS agli ordini del maggiore Rudolf Tyrolf, comandante della polizia tedesca di Bolzano, eseguirono una spietata azione repressiva e furono assassinate undici persone e compiute decine di arrestiUn'alba di terrore. Dal Dopoguerra ad oggi viene ricordata nell'Alto Garda per il terrore e il dolore che provocò alla gente della Busa.
I comuni organizzano le celebrazioni a rotazione e quest'anno tocca a Riva. La giornata di commemorazioni è iniziata alle 8 del mattino a Riva del Garda con i tradizionali rintocchi della Renga, la torre civica cittadina, presenti il sindaco Adalberto Mosaner, la Giunta municipale e una rappresentanza del Consiglio comunale con il presidente Mauro Pederzolli, oltre ad una rappresentanza delle forze dell’ordine e della associazioni combattentistiche e d’arma, presenti inoltre alcuni ex partigiani e parenti delle vittime. Si ricorda che l’iniziativa dei rintocchi della campana civica è nata dalla proposta di un gruppo di cittadini rivani, accolta all'unanimità dal Consiglio comunale nel settembre del 2003, a ricordo perenne dei Martiri. Come tradizione, ai rintocchi della torre civica fa sèguito la deposizione delle corone di alloro ai tre cippi intitolati a Meroni, Impera e Franchetti, alla tomba dei Martiri al cimitero del Grez e alla stele al Parco della Libertà.
La cerimonia congiunta inizia alle ore 17.30 con la deposizione di una corona di alloro alla lapide che ricorda i Martiri della Libertà, nella loggia pretoria del municipio, alla presenza delle autorità e con la partecipazione delle associazioni combattentistiche e d'arma. A seguire nel cortile della Rocca (se piove nella sala conferenze) la presentazione di una nuova targa in memoria di Franco Gerardi, poi il ricordo del partigiano Giorgio Tosi, recentemente scomparso, con interventi di Renato Ballardini, già combattente della Resistenza; di Sandro Schmid, segretario dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia del Trentino; e di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino.
Quindi la presentazione del volume «Guido Gori, Memorie di un buacciòlo», a cura di Graziano Riccadonna, con intervento del curatore, la testimonianza di Itala Marchi e le letture di Paolo Tonelli.
Poi la guidata alla mostra permanente «Achtung Banditen! La Resistenza nel Basso Sarca 1943-1945», allestita nella Sezione di storia del MAG Museo Alto Garda (ingresso libero al museo dalle 10 alle 19.30).
Alle 21.15 nel cortile della Rocca (se pione nella sala conferenze) si proietta il film «Zum Tode. A morte!», a cura di ANPI Alto Garda, realizzato nell’ambito del «Progetto Memoria per il Trentino» promosso dalla Provincia autonoma di Trento e tratto dall'omonimo libro di Giorgio Tosi (produzione: Provincia autonoma di Trento, Museo Storico in Trento, KR Movie) diretto da Katia Bernardi, con testimonianze di Luciano Baroni, Giorgio Tosi, Suor Cecilia (Romana Impera), Renato Ballardini, Milena Chincarini, Attilio Tanas, Ferdinando Tonon, Arnaldo Zanella, Tullio Bertoldi, Sandro Canestrini, Viola Manci, Claudio Odorizzi, Giulio Poli.