«Stop agli elicotteri per bikers sul Baldo»
Domani prenderà il via la nuova edizione di «HeliGardaBikeDay», manifestazione che permette ai bikers di raggiungere la cima del Baldo per mezzo di un elicottero e scendere poi dalla montagna sulle due ruote.
Lo scorso anno tale attività ha destato numerose lamentele da parte dell’intera comunità di Nago-Torbole, causa l’incessante rumore recato dall’elicottero. Ulteriori problematiche hanno spinto ora i consiglieri di minoranza e maggioranza, uniti più che mai in questa causa, ad intervenire in maniera tempestiva, tanto da volerne discutere durante il civico consesso di domani sera. L’obiettivo è trovare una soluzione che possa rispettare le norme etiche e morali di convivenza tra residenti, turisti ed amanti degli sport estremi.
«Siamo accomunati dall’esigenza di dare ascolto alla popolazione - ha dichiarato il sindaco Morandi - così come è stato fatto, il servizio di trasporto di biciclette sulle montagne risulta essere fastidioso per il 99% delle persone. Un conto è avere la presenza dell’elicottero durante un evento particolare oppure causa soccorso immediato, un altro è avere un servizio che si ripete settimanalmente e reca danni a chi vive in questo territorio. Oltretutto, l’obiettivo degli organizzatori è quello di dare vita a un’attività più strutturata, tant’è che hanno cercato l’appoggio di Garda Trentino».
Il servizio non è mai stato autorizzato dall’amministrazione Morandi ma ha ricevuto il via libera dall’Ente nazionale per l’aviazione civile poiché il volo, ricoprendo terreni privati i cui proprietari hanno dato il consenso, è permesso.
«È questo il tipo di turismo che vogliamo? - argomenta il primo cittadino - si tratta di un servizio di nicchia dedicato a poche persone, le quali potrebbero così andare in bicicletta in posti in cui non è loro consentito. Posto che vi sia libertà di impresa, noi non possiamo non tenere conto della salute pubblica: il rumore di partenza e di arrivo dell’elicottero è ripetitivo e fastidioso. Inoltre, l’elicottero non potrebbe nemmeno atterrare sul Baldo, essendo sopra i 1600 metri. Da parte nostra non c’è alcun desiderio di far continuare un servizio gestito in questa maniera né andare contro il volere dei cittadini. I proprietari dei terreni privati sono sicuri di monetizzare le proprie aree, favorendo un piccolo business a discapito di tutti gli altri? Domando di più: siamo sicuri di volere un turismo di questo genere in tutto l’Alto Garda e Ledro? Ad oggi, la nostra posizione è quella di ostacolare questa attività».