Alto Garda, oltre due milioni per potenziare le ciclabili
Oltre due milioni di euro per implementare la «rete ciclabile» dell’Alto Garda e Ledro, rafforzare il sistema di sicurezza sull’intero tracciato della vecchia Ponale e muovere i primi passi rispetto a due interventi infrastrutturali attesi da anni e necessari a migliorare la situazione in corrispondenza di due punti nevralgici del sistema viario locale (rotatoria al Linfano e rotatoria in corrispondenza dell’ingresso del Circolo Vela Torbole).
Il pacchetto completo è stato approvato dalla conferenza dei sindaci nella giornata di ieri e illustrato dai vertici della Comunità di Valle e dagli stessi primi cittadini a poche ore dalla discesa a Riva dell’assessore provinciale Mauro Gilmozzi che proprio oggi alle 18 sarà in Comunità per illustrare pubblicamente (l’incontro è aperto a tutti) i primi due «steep» trentini della Ciclovia del Garda, da Riva oltre la spiaggetta dello Sperone. I soldi arrivano in parte (900 mila euro) da un ulteriore contributo provinciale sul fondo strategico vincolato all’accordo di programma già siglato nei mesi scorsi, ma soprattutto (1 milione 456 mila euro) dallo sblocco dell’avanzo di amministrazione della Comunità di Valle e dalla convergenza di tutti i sindaci nell’indirizzare queste risorse in direzione di un rafforzamento del sistema di mobilità alternativa, «nel solco di un principio essenziale - ha rimarcato più volte il presidente Mauro Malfer - Più qualità e meno quantità».
La maggior parte delle risorse sono destinate a tutta una serie di interventi su alcuni tratti mancanti della rete ciclabile territoriale (2 milioni 96 mila euro). E toccando questo argomento ovviamente il pensiero non può che andare ad uno dei «nodi» nevralgici della futura Ciclovia del Garda in «salsa trentina»: il passaggio in corrispondenza della Casa della Trota e l’assenza allo stato attuale delle cose di un minimo accordo con la proprietà privata.
«Una soluzione ci sarà sicuramente - osserva il presidente Mauro Malfer che già un anno fa aveva segnalato in Provincia la necessità di aprire un confronto con la proprietà - Vi sono legittimi interessi privati ma altrettanto legittimi interessi pubblici. Il mio auspicio è che ci si sieda attorno ad un tavolo con spirito costruttivo per trovare una soluzione che soddisfi tutti. Certo è che adesso mi aspetto uno scatto in avanti, adesso dobbiamo agiare perché la questione non è più rinviabile. E perché non si può lasciare quel rudere in quelle condizioni per altri trent’anni...». Il sindaco di Riva Mosaner dal canto suo ha ricordato come già in sede di osservazioni al documento preliminiare del Piano territoriale della Comunità (e quindi alcuni anni or sono) la sua giunta abbia avanzato una proposta autonoma dal collegamento della Ciclovia che recupera e si collega al «sistema Ponale» salendo lungo il sentiero della valle: «Una proposta progettuale che può essere perseguita indipendentemente dall’accordo o meno con la proprietà della Casa della Trota» ha ricordato il sindaco Mosaner.
«Accordo trovato con la collaborazione di tutti in poco più di un mese - ha spiegato il presidente della Comunità Mauro Malfer - Si punta molto sulle ciclabili e sulla mobilità leggera e ciò non riguarda solo la Ciclovia del Garda, che è il nostro waterfront, ma anche sulle ciclabili dell’entroterra senza le quali il sistema non può funzionare. L’intesa che abbiamo trovato sarà definita nei prossimi giorni». «Complessivamente è stato trovato un accordo in tempo zero e con investimenti mirati, verso le reali necessità» ha sottolineato il sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi.