Maltempo, il fiume Sarca in piena esonda e fa paura Evacuate alcune case, ponti chiusi nella zona di Arco Allerta arancione in tutto il Trentino. FOTO E VIDEO
Aumenta l'allarme inondazioni lungo il corso del fiume Sarca, che scende dalla val Rendena e poco fa ha allagato le campagna nella zona fra Dro e Pietramurata.
Nella foto qui sopra, il ponte Romano a Ceniga di Dro, ora chiuso al traffico: qui il fiume è esondato nei campi adiacenti. La portata d'acqua nel giro di 24 ore è decuplicata.
Alcune case di via Fitta ad Arco sono state parzialmente allagate e si lavora per rimuovere il fango.
I ponti sul Sarca sono stati chiusi in via precauzionale. Ad Arco al momento se ne prevede la riapertura dopo le 18 di oggi, sabato, quando si prevede che la piena sia in fase di rientro.
Dunque le criticità maggiori sono rappresentate dalle esondazioni campagne nella zona fra Dro e Pietramurata e nella zona di via Fitta ad Arco.
Sempre a causa del fiume ingrossato sono state interdette al traffico la statale 249 della Gardesana orientale in località Linfano, la statale 45 bis in via della Cinta nel Comune di Arco ed il ponte sul Sarca lungo la provinciale 236, nel comune di Spiazzo Rendena.
Già all'alba i vigili del fuoco avevano posato le reti a protezione del lago, per intercettare i detriti, ma lo sbarramento non ha retto alla forza d'urto delle acqua impetuose e molto legname è finito nel Garda.
Al momento piogge battenti e vento persistono, come in tutto il Trentino e nel resto del Nord Italia.
Il forte vento ha provocato la caduta di diversi alberi e sono perciò state chiuse alcune strade, come la statale 620 di Passo Lavazè, dal passo fino al confine con la provincia di Bolzano. Risulta chiuso anche il lato di Bolzano. Chiusa anche la provinciale 31 del Passo Manghen, dalla località Piazzol a Molina Fiemme fino alla località Maso Bianco a Telve di Sopra.
Chiusa anche la provinciale 224 del Passo Redebus, dall’imbocco della provinciale 83 di Pinè fino al passo.
A causa dell’erosione del fondo stradale stata chiusa anche la provinciale 57 Cis - Livo in località Molini e per alcuni smottamenti sono state interdette al traffico anche la provinciale 14 di Tovel e la provinciale 138 del passo della Borcola.
[nella foto, il fiume Sarca oggi a Spiazzo Rendena]
Attorno a mezzogiorno un intervento per creare un terrapieno sulla ciclabile del Linfano: il fiume è alto e si teme che possa esondare sia qui (anche sulla statale adiacente) sia in zona Caneve, dove ci sono alcune case molto vicine all'argine. Abitazioni che poco fa si è deciso di far evacuare precauzionalmente, mentre si procede con la posa di sabbia contro la piena.
Anche altri corsi d'acqua del territorio provinciale sono nesondati a causa delle forti piogge, come nel caso del torrente Vermigliana (nel video e nella foto qui sotto di isidoro Bertolini).
Si segnala anche qualche incidente stradale di entità fortunatamente non grave, con il maltempo quale concausa. In tangenziale a Trento un autotreno è finito fuori strada, senza conseguenze per il guidatore.
L'allerta resta arancione e dunque vale sempre l'invito alla popolazione a evitare gli spostamenti e a fare la massima attenzione.
Con vento e pioggia oltre al rischio di allagamenti aumenta quello di caduta di alberi, frane e smottamenti.
Permane l'allerta meteo in Trentino e in diverse altre zone d'Italia.
Al momento non si ha segnalaizone di eventi particolarmente violenti né di danni in provincia, tuttavia i fenomeni atmosferici più forti sono attesi fra vgenerdì e sabato notte, con scirocco, precipitazioni persistenti e abbondanti, temporali e venti forti dai quadranti meridionali in quota.
«La fase più intensa - spiega una nota della Provincia - è prevista nella notte tra venerdì e sabato e nella mattinata successiva. Si attendono precipitazioni complessive attorno ai 70-100 millimetri, con punte localmente superiori ai 150 millimetri. Il limite delle nevicate si prevede sarà mediamente oltre i 2600 metri, in calo a 1800 metri circa a fine evento. Domenica e lunedì permarrà una fase di tempo instabile con ulteriori precipitazioni, per 30-50 millimetri complessivi, nevose mediamente oltre i 1800 metri circa e localmente a quote inferiori. La Protezione civile del Trentino ha emesso un avviso di allerta ordinaria (gialla) e moderata (arancione).
Il vasto sistema perturbato sta interessando tutte le regioni settentrionali dell’Italia, si estenderà domani a parte delle regioni centrali, con precipitazioni diffuse, anche temporalesche e un rinforzo dei venti che coinvolgerà anche le regioni meridionali e la Sicilia. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso un ulteriore avviso di condizioni meteo avverse, che estende quello diffuso ieri.
In particolare per il Trentino l’allerta è ordinaria (gialla) dalle ore 00:00 alle ore 24:00 di venerdì 2 ottobre, moderata (arancione) dalle ore 00:00 di sabato 3 ottobre alle ore 06:00 di domenica 4 ottobre e nuovamente ordinaria (gialla) dalle ore 06:00 di domenica 4 ottobre alle 24:00 di lunedì 5 ottobre 2020.
Per tutto lo stato di allerta è attivato il sistema di protezione civile del Trentino. I servizi provinciali competenti effettueranno il presidio del territorio, seguendo con attenzione l’evoluzione degli eventi e dei loro effetti al suolo e assicurando tempestività d’intervento dove necessario. I Vigili del fuoco Volontari ed il Corpo Forestale garantiranno il supporto al Servizio Bacini montani per l’effettuazione delle ronde sui corsi d’acqua, nonché al Servizio Geologico per il monitoraggio del territorio. I Sindaci, con il supporto dei Vigili del fuoco Volontari, assicureranno analoghe attività nelle zone di propria competenza, nonché l’attuazione dei Piani di protezione civile comunali, assumendo gli eventuali provvedimenti d’urgenza qualora necessario ed emanando le necessarie disposizioni operative in qualità di Autorità locali di protezione civile.
Si raccomanda alla popolazione di:
- ridurre il più possibile gli spostamenti e, nel caso risultino inevitabili, porre massima attenzione alle condizioni dei luoghi percorsi evitando di immettersi in aree che presentino condizioni anomale o di pericolo, evitando l’avvicinarsi ai corsi d’acqua, a zone depresse (conche e sottopassi) nonché alle rampe ed ai versanti che possono subire smottamenti;
- verificare la situazione della propria abitazione in merito al rischio idraulico e idrogeologico, evitando di sostare nei piani interrati e piani terra;
- comunicare tempestivamente al numero unico 112 eventuali situazioni di emergenza».