Sanità / Il caso

Da lunedì 1500 ledrensi senza medico di base: parte l’esposto alla Procura della Repubblica

Monta la rivolta, contro Azienda Sanitaria, Provincia e anche Comune, cittadini esasperati e pronti ad ogni azione (anche legale) per tutelarsi e curarsi

IL FATTO Un anno fra sostituti e promesse

di Paola Malcotti

LEDRO. «Se lunedì saremo ancora senza medico di base, non solo scenderemo in piazza per protestare contro la politica locale e quella provinciale, incapaci di garantire un servizio fondamentale alla comunità, ma depositeremo anche un esposto alla Procura di Rovereto per denunciare così i responsabili di questa assurda situazione sanitaria, motivando l'istanza con "omissione di atti di ufficio e violazione dell'articolo 32 della Costituzione».

La pazienza dei ledrensi, che con il dietro-front dell'ultimo professionista reclutato dall'Azienda sanitaria a partire dalla prossima settimana rimarranno di nuovo senza un medico di base, è giunta al capolinea, e il clima di tensione che si avverte nei paesi, soprattutto a Tiarno di Sotto e Tiarno di Sopra, potrebbe presto portare ad azioni forti.

Sul tavolo dell'avvocato incaricato da un nutrito gruppo di cittadini, determinati a costituirsi in comitato civico, è infatti pronta a partire in direzione dell'autorità giudiziaria una segnalazione a carico di assessori, sindaco e presidente della Provincia.

«Da lunedì 1500 ledrensi rimarranno ancora una volta senza medico, senza che da parte dell'Azienda sanitaria o del Comune ne sia stata data comunicazione - spiegano i paesani, arrabbiati -: se avranno bisogno di un certificato, di un consulto a domicilio, di un'impegnativa per visite o esami, di una semplice ricetta, a chi dovranno rivolgersi? Ricordiamo che tra questi pazienti, ci sono anche malati cronici e terminali che in soli tre mesi hanno già cambiato tre medici di base ed ora verranno lasciati di nuovo in balia di loro stessi. È una vergogna! Tutto questo non è più tollerabile - concludono -: per reclamare il nostro diritto alla salute siamo quindi pronti a scendere in piazza ed a mettere in campo azioni dure nei confronti dei responsabili di questo disservizio».

A spronare l'amministrazione ledrense a trovare una soluzione al più presto sono stati, in occasione della seduta di consiglio comunale di martedì sera, pure i membri dell'opposizione, che hanno suggerito di utilizzare una parte del "tesoretto" di circa due milioni di euro di avanzo di bilancio a favore dell'emergenza sanitaria locale.

«L'ente non può accollarsi l'onere economico del servizio dei medici di base - ha tuttavia fatto sapere la segretaria comunale -: non possono essere usati fondi pubblici comunali per assunzioni o compartecipazioni alle attività professionali in ambito sanitario».

«Se non possiamo assumere direttamente i medici cerchiamo almeno di alleggerire il lavoro degli unici due medici in servizio - la replica di Alessandro Fedrigotti e Marco De Guelmi -, di rendere più appetibile la valle e di fare in modo che chi otterrà il prossimo incarico resti qui e non scappi dopo poche settimane. Tutelare la salute dei cittadini è compito e dovere morale del sindaco!».

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