Ritardi nella consegna dei pacchi e allora Amazon moltiplica gli hub locker
Dopo i disservizi segnalati nelle ultime settimane (nell'Alto Garda e altrove), si diffondono di più anche in Trentino gli armadi automatizzati di consegna. posizionati in supermercati, tabaccherie o altri luoghi
ALTO GARDA. Acquisti on-line sempre più diffusi e sperimentati dai clienti italiani, anche se a volte non mancano ritardi, annullamenti o consegne di ordini parziali o errati.
Se i «web shopper» italiani (utenti che usufruiscono dei servizi di e-commerce) sono più di 46 milioni, e le varie «vetrine digitali» hanno un ruolo sempre più rilevante nel 88% degli acquisti degli Italiani (52,6 milioni di utenti), non sempre prodotti e articoli richiesti e ordinati, tramite i canali web o social, arrivano a destinazione nei tempi e nei modi richiesti o indicati dalle varie piattaforme.
Tanti i ritardi e disservizi segnalati nell'ultimo periodo da clienti abituali dei vari canali e «digital seller» residenti nell'Alto Garda. Il 65% degli acquirenti digitali italiani effettua infatti almeno un acquisto online al mese (il 5% in più del 2020) e il 23,9% si affida alla rete almeno una volta a settimana (acquirenti intensivi).
Tra le ragioni dell'acquisto on-line c'è infatti la possibilità di confrontare i prodotti direttamente sul computer di casa, la comodità della consegna al proprio domicilio e la possibilità d'acquisto H24. Il tutto con tempi rapidi di conferma, consegna ed eventuale reso, indicati in modo preciso dallo stesso sito di e-commerce, e con la possibilità di «tracciare» il percorso di consegna dell'oggetto acquistato in ogni sua fase.
Un ingranaggio quasi perfetto, ma che a volte (e sempre più spesso) si inceppa nella fase del «ultimo miglio» e proprio quando la merce, arrivata al centro di smistamento regionale o provinciale, dovrebbe compiere gli ultimi chilometri per giungere a casa dell'acquirente digitale. Situazione che sembra sia peggiorata quando una delle più note aziende di e-commerce ha deciso di gestire in proprio anche quest'ultimo anello della catena di distribuzione con propri corrieri, senza avvalersi di collaudati vettori nazionali.
Forse anche per questo stanno aumentando gli «hub locker» (armadi automatizzati di consegna) posizionati in supermercati, tabaccherie o rivendite (una decina quelli attivi in Alto Garda), dove ritirare il proprio pacco, digitando un codice numerico o a barre. Una «nuova frontiera» per gli acquisti on-line, ma un passo indietro nella consegna rapida e sicura a domicilio, tratto distintivo dell'e-commerce il cui fatturato in Italia ha ormai superato i 48 milioni di euro.