Coniugi romagnoli morti a Dro mentre andavano a vedere Vasco: già raccolti 149mila euro per le 3 figlie
Donazioni record in appena giorni da tutta Italia, Trentino compreso, per aiutare le figlie di Silvia Ruscelli e di Ugo Beltrami di Cesena. La raccolta è stata organizzata dai colleghi della donna, una oncologa: “Silvia ha fatto la sua parte per i pazienti: ora sta a noi fare la nostra per le sue bimbe”
DRO Marito e moglie morti mentre andavano a vedere Vasco
L'ADDIO L'ultimo saluto a Silvia e Ugo sulle note di Vasco
CESENA. Quasi 150mila in appena dieci giorni. È la cifra record – e non finisce qui – raccolta per aiutare le tre figlie di Silvia Ruscelli, 47 anni, e il marito Ugo Beltrami, di 49, di Cesena, morti lo scorso 20 maggio in un incidente in moto avvenuto nei pressi di Dro. La coppia stava andando al concerto di Vasco Rossi di Trento. La signora era oncologa al'ospedale Bufalini di Cesena, lui lavorava come geometra a Mercato Saraceno. Erano due persone molto note nel piccolo centro della Romagna, vicino a Cesena: si impegnavano anche come volontari in parrocchia.
La raccolta fondi è stata organizzata dalle colleghe di Ruscelli, che era un medico dell'Istituto oncologico romagnolo. Questo il link. In pochi giorni tanti donatori hanno versato (finora) 146 mila euro.
“La tragedia di Silvia, oncologa dell’IRST, e del marito Ugo – si legge nella pagina della raccolta fondi – ha colpito tutti: al dolore per la perdita così improvvisa e prematura di due vite si aggiunge la preoccupazione verso le loro tre bimbe, Giulia, Marta ed Irene.
Per questo motivo i colleghi dell’Istituto “Dino Amadori” e l'Istituto Oncologico Romagnolo hanno deciso di aprire una raccolta fondi a sostegno del futuro di queste giovanissime ragazze: riteniamo che sia la maniera migliore per restituire qualcosa ad una persona che ha dato tanto alla lotta contro il cancro in Romagna e ai pazienti che ha incontrato.
“Una persona speciale: mi è stata accanto per 7 anni dandomi sempre la forza per lottare con una dolcezza e umanità infinite”. “Sei stata la luce nella mia malattia, devo solo ringraziarti per averti conosciuto: eri brava, dolce, disponibile”. “Da operatore sanitario del settore posso dire che la dottoressa Silvia Ruscelli era uno di quei medici che nel suo operato faceva la differenza”.
Sono solo alcune delle testimonianze di cordoglio giunte alla nostra pagina Facebook. Parole che fanno capire bene come Silvia fosse il tipo di medico che qualunque persona riceva una diagnosi di cancro vorrebbe al suo fianco in questa difficile battaglia.
Silvia ha fatto la sua parte per i pazienti della Romagna: ora sta a noi fare la nostra per le sue bimbe. Tutto il ricavato andrà infatti a sostegno del futuro di Giulia, Marta ed Irene, nella consapevolezza che in ogni caso nulla di ciò che riusciremo a raccogliere potrà mai colmare il vuoto che dovranno affrontare”.