Tenno, un “volo” lungo 120 metri: la passerella sospesa tra i boschi e la foce del Rio Secco
L’opera sarà ultimata entro 15 giorni, per fine mese è previsto il collaudo, poi sarà fruibile completando il percorso attorno al laghetto. I progettisti: «Nella vegetazione il manufatto sarà mimetizzato, creando un passaggio su una magnifica area naturalistica»
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TENNO. Sarà pronta tra 15 giorni la passerella pedonale lunga 120 metri in fase di avanzata realizzazione sul greto del Rio Secco, poco a monte del lago di Tenno. Il suo collaudo è previsto entro la fine di aprile, poi sarà percorribile e completerà il percorso circumlacuale attorno allo specchio d'acqua.
È una delle opere più importanti per l'amministrazione comunale tennese, che per l'area del lago si sta giocando la carta della «Riserva locale». Si tratta di un ponte funicolare a campata unico - di tipo "tibetano" come vengono chiamati - che transita a circa 7 metri di altezza dalla bassa vegetazione e dal greto del rio collegando le due sponde della valletta.
«Per la giunta - spiega il sindaco di Tenno, Giuliano Marocchi - il focus principale è la Riserva locale, che a breve con l'approvazione della variante sarà operativa, e che ci ha permesso di analizzare il lago sotto una veste diversa facendoci scoprire elementi non considerati prima. Tra questi proprio la la foce del Rio Secco, dove noi volevamo togliere della ghiaia e realizzare delle briglie di contenimento con un attraversamento: è risultata essere uno dei luoghi più importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico come emerso dallo studio del dottor Luca Bronzini. Al punto che la passerella che stiamo realizzando servirà proprio a superare quell'area a bypassarla senza entrarci e renderla protetta a tutti gli effetti. L'asportazione di materiale che volevamo fare sarebbe stata bloccata dalla Provincia».
«Oggi invece è luogo di bivacchi, campeggi, fuochi ecc. La stessa cosa per la sorgente del Laurel o per alcune qualità di piante presenti attorno al lago. Tutte analisi fatte assieme al Servizio aree protette della Pat, diretto allora dall'attuale dirigente del Servizio urbanistica dottor Stanchina, con il quale abbiamo condiviso i passaggi e che conosce bene la questione anche in fase di analisi del Prg, durante la quale ci ha indicato le zone di maggior tutela e pregio, prima mai visualizzate».
Il nuovo ponte avrà una portata di trenta persone ed è sostenuto da due "spalle" in cemento armato ancorate alle sponde che sostengono due "stazioni" in acciaio (con copertura di lastre zincate) dalle quali partono le funi principali (3,4 centimetri) e secondarie (1,6 centimetri) che reggono l'intera campata. In questa fase, si stanno posizionando parapetti e reti di protezione, ad opera ultimata saranno tolti i rivestimenti verdi e la passerella sarà protetta da una rete metallica sottile (tipo «X-Tend») simile a quella in uso in diversi passaggi del sentiero del Ponale.
La larghezza è di un metro in basso e 120 centimetri all'altezza della fune principale. «Considerato il valore dell'ambiente in cui si deve intervenire, la sua bellezza e la sua unicità, ci è stato dato l'input di progettare un elemento che abbia il minimo impatto ambientale e che possa essere eseguito senza alterazioni alla flora esistente - si legge nella relazione dei progettisti dello studio "Fontana & Lotti Lorenzi" - l'inserimento tra la vegetazione esistente permetterà di mimetizzare gran parte del manufatto e di creare un passaggio sospeso sopra una magnifica area naturalistica».