Addio a padre Angelo Benolli, una vita al servizio del prossimo
Sacerdote, missionario, antropologo, scienziato e fondatore di “Italia Solidale. Mondo Solidale” si è spento a 92 anni. L’ultimo saluto domani, 18 luglio, alle 16 a Nago, suo paese natale, mentre il funerale sarà giovedì a Roma. Il sindaco Gianni Morandi: «Persona di grande forza, sempre sorridente»
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NAGO-TORBOLE. È tornato alla Casa del Padre dalla "sua" Nago, il paese che gli diede i natali nel 1931, Padre Angelo Benolli, "sacerdote, missionario, scienziato, antropologo, fondatore e presidente di Italia Solidale" come si legge testualmente dalla sua biografia pubblicata nel sito dell'organizzazione mondiale, che nel corso della sua personale "missione" sacerdotale è riuscito a fondare e far conoscere a milioni di persone.
Oblato di Maria Vergine, Padre Angelo era il fratello di Regina Benolli in Di Stasio, madre di Fabrizio "Bicio" e Oscar, ma anche di Ivo (ancora in vita), mentre Letizia, Domitilla e Serafino "Raf" Benolli, per anni il "coiffeur" della bella Riva (scomparso nel gennaio del 2013) non ci sono più.
«Mi sono recato l'altro giorno a trovarlo - racconta il sindaco Gianni Morandi - ma l'avevo trovato bene, abbiamo parlato molto, è stato un bell'incontro pur sapendo che la sua salute era cagionevole. L'ho salutato come il solito padre Angelo, con la forza di avere sempre un pensiero per la sua organizzazione, le sue missioni, i suoi progetti. Forse discusso per certi aspetti, devo dire che i suoi ragionamenti erano anche avanti rispetto alla Chiesa. Il ritorno a Nago dopo la morte del fratello Serafino, che gli aveva donato Malga Zures, e l'impegno a trasformarla in un luogo incontro di preghiera per la sua associazione. Con padre Angelo Benolli scompare una persona dalla grande forza, che credeva in ciò che faceva e che ha portato avanti tutti i suoi progetti con la massima determinazione. Sorridente, sempre, per me questo era e questo ho trovato nei nostri incontri, anche ripeto nell'ultimo di pochi giorni fa. Accanto a lui in questi giorni ho visto tante persone che l'hanno sicuramente accompagnato all'incontro con Dio».
Ha girato il mondo Padre Angelo Benolli, ha portato il "bene" con la B maiuscola ovunque, e la comunità di Nago perde sicuramente un uomo oltre che un sacerdote di grande spessore. Ha scritto molti libri nella sua lunga vita e "carriera" con l'organizzazione da lui fondata e radicata oggi in 144 missioni della terra sparse tra Africa, India e Sud America che sostiene due milioni e mezzo di persone.
Possedeva uno sguardo che rapiva chiunque lo ascoltasse, gentile ma deciso nei ragionamenti, ospitale (chi scrive lo è stato per molti giorni nella sua dimora romana quando era un ventenne giramondo e ha avuto diverse occasioni di parlare con lui) con chiunque, duro e deciso quando serviva portare avanti a tutti i costi la "missione" che Dio gli aveva affidato.I suoi libri spaziano nell'universo della persona umana, degli affetti al sesso, dalla famiglia all'amore universale per il prossimo al ritrovare le proprie energie personali, una vastità di emozioni per chiunque desideri sapere di più di questo umile figlio di Nago assurto ad essere un "colosso" della Chiesa.
Scriveva Padre Angelo Benolli nel 2020: «Tornare al vero benessere, ritrovare Dio, la nostra identità e vere relazioni: di questo ha bisogno l'Italia oggi. È tempo che ci si liberi da ogni materialismo, legalismo e psicologismo». La comunità di Nago e non solo porgere l'ultimo saluto a padre Angelo domani (18 luglio) alle 16 a Nago, il funerale è previsto invece giovedì a Roma.