Ampola, l'orso distrugge i recinti e razzia galline: poi è messo in fuga dalle urla e dal cane
Al centro canyoning LOLgarda by LiveOutdoorLife di Tiarno di Sopra sono state le urla del proprietario e l'intervento del maremmano abruzzese a spaventare il plantigrado, verso le 21.30 di giovedì scorso, 28 marzo. Il titolare del centro, la guida alpina Andrea Reboldi: «A parte il danno materiale è rimasta l'inquietudine di lasciar giocare i figli all'aperto»
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LEDRO. Ricompare l’orso in valle di Ledro e fa visita al centro canyoning “LOLgarda by LiveOutdoorLife”, in località Ampola a Tiarno di Sopra. Nottetempo il plantigrado ha distrutto un recinto e ha tentato di razziare un pollaio, per poi darsela a gambe, spaventato dalle urla improvvise dei proprietari e dalle luci puntate.
Ma colpito soprattutto dalla presenza di un cane maremmano abruzzese che abbaia e agita l'animale selvatico, riuscendo ad allontanarlo definitivamente.
A diffondere la notizia, con un video sui social che mostra la sgradita visita, è stato il titolare del centro, Andrea Reboldi, nota guida alpina, che ha spiegato di aver allertato anche il corpo forestale.
«Ero a casa nel letto intorno alle 21.30 - racconta Reboldi - e sentivo le assi del recinto del cane che scricchiolavano. Dopo un po' ho acceso la luce e ho deciso di andare a controllare quindi mi sono affacciato alla finestra e nel recinto col cane c'era un orso».
A salvare la situazione proprio il cane, un pastore maremmano abruzzese, che ha avvisato dell'intrusione il proprietario e poi ha messo in fuga l'orso, scappato anche grazie alle urla di Reboldi.
I danni sono stati abbastanza contenuti: «Ha ucciso tre galline giovani prima che io urlassi e lui scappasse, ma a parte il danno materiale è rimasta l'inquietudine di lasciar giocare i figli all'aperto». Reboldi, come tante altre famiglie della Val di Ledro, è solito lasciare che i suoi figli giochino all'aria aperta «ma se l'orso si avvicina così tanto a noi senza avere paura bisognerà trovare un rimedio».
Ora spetterà ai forestali tentare di identificare l'orso protagonista della scorribanda. La speranza è che questo esemplare, dopo lo spavento, in futuro eviti l'area presa di mira giovedì sera.