Politica / Dro

Settimane complesse per la politica droata, la “lista Fravezzi” sparisce dal Consiglio

I quattro di “Cantiere Civico” vanno nel gruppo misto, da dove arrivano ben sette degli 11 voti di maggioranza

di Daniele Ferrari

DRO. Passa con undici voti a favore (di cui sette espressi da consiglieri del "Gruppo Misto") il Documento unico di programmazione e bilancio 2024-2027 del Comune di Dro. Documento contabile approvato lunedì 29 dicembre sera dalla sola maggioranza (le minoranze hanno lasciato l'aula prima del voto), che per la prima volta diventa operativo entro la fine dell'anno solare, ma che non risolve difficoltà e incertezze all'interno dell'assemblea comunale droata.

La seduta si era infatti aperta con la dichiarazione di adesione al "gruppo misto" dei quattro consiglieri eletti tra le fila del "Cantiere Civico Democratico con Fravezzi" (gruppo misto che accoglie anche i tre consiglieri prima nel gruppo del Patt), e che ha visto la lettura di una nota congiunta delle liste "Fare Comunità", "Leali al Trentino" e "Comunità Ambiente".

«In tale momento delicato la comunità deve contare su una gestione trasparente e solida, capace di garantire continuità e stabilità - hanno letto i consiglieri di minoranza prima di lasciare l'aula - pianificazione e scelte future devono essere orientate esclusivamente alle reali necessità della comunità e alle priorità amministrative, senza il dubbio che interferenze di rilievo giudiziario possano influenzare il nostro operato. Ci saremmo aspettati una chiara presa di posizione del sindaco rispetto alle deleghe, a suo tempo assegnate, e l'inoltro alla Provincia di una proposta di revoca del presidente della Rsa. Prima di affrontare temi gestionali e di bilancio serve una verifica immediata su incarichi e composizione delle commissioni, visto che 7 consiglieri sono ora nel gruppo misto». Subito dopo hanno lasciato l'aula anche i consiglieri Sergio Poli e Fabio Berlanda (Pd), mettendo però in risalto lacune, debolezze e mancanza di progettualità della giunta.

E' stato quindi il sindaco Claudio Mimiola ad illustrate le risultanze del bilancio che prevede spese ordinarie per 5,6 milioni di euro (il 31% destinate al funzionamento dell'ente e al personale e il 55% a sevizi per i cittadini), con 4,2 milioni per investimenti e opere pubbliche (nuovo Crm, piste ciclabili, interventi a rete idrica e sistemazione ambientale).

«Questo bilancio opera una svolta sostanziale alle modalità di approccio, alla composizione, un riordino del documento contabile - ha spiegato tra l'altro il sindaco Mimiola - approviamo tale documento entro la fine dell'anno, con un anticipo di mesi: il tutto per poter far funzionare regolarmente la macchina amministrativa. Un traguardo raggiunto grazie anche all'impegno dei nostri uffici e del prezioso personale».

Bilancio approvato dai gruppi dai soli minoranza (astenuta la Lega Nord), anche se è stato rimarcato da più consiglieri la necessità di una verifica sulla situazione politica e sui programmi futuri all'interno della stessa coalizione che sostiene sindaco e giunta droata. Il consiglio (durato poco più di un'ora) si è infatti concluso con una riunione urgente dei capigruppo di maggioranza, chiamati a rivedere i nuovi assetti di commissioni e gruppi, ma anche ad iniziare un confronto interno il cui esito appare tutt'altro che scontato.

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