Ambiente / Opera

Campobase critica Fugatti: “Non si tocchi il Linfano per la circonvallazione di Torbole”

L’attacco: "Preoccupa e delude la continua rimodulazione verso il basso del progetto della mobilità dell'Altogarda”

ARCOUn duro comunicato di Campobase-Arco boccia senza mezzi termini le soluzioni viabilistiche per la circonvallazione di Torbole presentate dalla Provincia di Trento. Il documento, diffuso in risposta alle proposte illustrate dal presidente Fugatti durante l'ultimo consiglio comunale di Arco, non nasconde lo sconcerto per quanto prospettato dall'amministrazione provinciale.


Il movimento politico locale ha espresso profonda preoccupazione per il nuovo tracciato che, partendo dalla Conca d'Oro, "piega" improvvisamente verso il Linfano, dividendo in due un'area che il Consiglio Comunale di Arco aveva destinato unanimemente alla conservazione ambientale già quindici anni fa.


"La proposta, prima che inaccettabile, appare soprattutto irrispettosa per le nostre Comunità e, in primo luogo, per quella di Arco", si legge nel comunicato. Campobase ricorda come il progetto originario, condiviso dalle comunità di Arco, Riva del Garda e Nago Torbole, prevedesse una circonvallazione che dai piedi della discarica della Maza giungesse fino alla Conca d'Oro, liberando dal traffico l'intera piana del Linfano.


Particolarmente severo il giudizio sulla gestione complessiva dell'opera che dovrebbe collegare l'Altogarda con l'asta dell'Adige: "Preoccupa e delude la continua rimodulazione verso il basso del progetto della mobilità dell'Altogarda", sottolinea Campobase, evidenziando come dopo quindici anni ci si ritrovi ancora con "un cantiere aperto che realizza comunque una mezza-opera".


Nel documento si denuncia anche come, in assenza del
completamento del collegamento oltre il fiume Sarca verso via Sabbioni, "l'attuale problema dell'attraversamento di Nago si ritrova quindi amplificato nei popolosi centri minori dell'Oltresarca", con il traffico proveniente dall'Adige costretto ad attraversare gli abitati di Vignole e Bolognano.


Campobase-Arco conclude il comunicato con una netta presa di posizione: "Si parla continuamente senza sosta di opere che mai arrivano, con gravissime conseguenze per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio, e per l'economia del Gardatrentino ed ogni stralcio d'intervento proposto si allontana con sistematica ignoranza da quanto previsto in origine: non va per niente bene".