Il colpo / Il furto

Rubate bici per 160mila euro: colpo da capogiro a Torbole, sparite 26 bike elettriche

I malviventi sono entrati in azione nella notte, neutralizzando prima il sistema d'allarme, bloccando le fotocellule e forzando poi la porta a vetri dell'esposizione esterna. I ladri hanno anche tagliato il telone che copre la veranda

di Paolo Liserre

TORBOLEColpo da capogiro a Torbole. Nella notte tra sabato e domenica una banda di professionisti ha messo a segno un furto al negozio «Carpentari Store», in via Matteotti, portando via ben ventisei mountain bike elettriche del costo medio di 6.000 euro. Anche se il calcolo del danno non è ancora stato completato, si parla di un bottino che si aggira attorno ai 160mila euro.

I malviventi sono entrati in azione nella notte, neutralizzando prima il sistema d'allarme, bloccando le fotocellule e forzando poi la porta a vetri dell'esposizione esterna. I ladri hanno anche tagliato il telone che copre la veranda.

Un colpo grosso che vale attorno ai 160 mila euro anche se i titolari per il momento non hanno ancora formalizzato la denuncia ai carabinieri e quantificato il danno. 

Un furto che ripropone il tema della sicurezza e che ha sollecitato immediatamente la presa di posizione dei vertici di Confcommercio Alto Garda e Ledro: «Siamo vicini all'azienda colpita e ai suoi titolari - afferma il presidente Claudio Miorelli - a cui va la nostra solidarietà. Parliamo di una realtà seria, attiva e radicata nel territorio. Ma non possiamo limitarci a esprimere vicinanza: questi episodi devono far riflettere sull'urgenza di un cambio di passo, anche e soprattutto da parte di chi si candida a guidare le amministrazioni locali».

Il riferimento è alle elezioni amministrative del 4 maggio, che vedranno tutti i Comuni dell'Alto Garda e Ledro al voto.

«Ci aspettiamo - prosegue Miorelli - che il tema della sicurezza venga inserito con chiarezza nei programmi elettorali. È finito il tempo delle dichiarazioni di principio: servono proposte concrete, misure verificabili, investimenti reali. Videosorveglianza, illuminazione pubblica, collaborazione strutturata con le forze dell'ordine, prevenzione del degrado: queste sono elementi fondanti di una politica urbana che metta al centro il benessere delle comunità».

Il presidente invita a superare una visione semplificata del concetto di "sviluppo locale", troppo spesso ridotto alla sola promozione turistica: «Il turismo è una risorsa fondamentale ma senza un tessuto economico vivo e sicuro, senza negozi, ristoranti, pubblici esercizi, artigiani, il territorio perde anima e identità. Non possiamo lasciare che le attività economiche vengano vissute come bersagli facili da chi delinque o come elementi decorativi da chi amministra». 

«Sarebbe utile conoscere a che punto è il progetto di videosorveglianza intercomunale che consentirebbe di presidiare gli accessi al nostro territorio attraverso la lettura delle targhe dei veicoli: sarebbe uno strumento prezioso come deterrente e come ausilio alle indagini nel caso di eventi come questo». Confcommercio Alto Garda e Ledro sottolinea infine come la sicurezza urbana non sia un tema esclusivamente «di ordine pubblico», ma un prerequisito per la coesione sociale e lo sviluppo economico: «Dove c'è degrado, il commercio muore. Dove c'è sicurezza, il commercio cresce. È un'equazione elementare - conclude Miorelli - che chi si candida ad amministrare non può ignorare. Basta risposte evasive. È il momento della responsabilità».