Dellai critica: il governo contro l'autonomia per Belluno e Sondrio
Il governo ha stoppato, ieri alla Camera, l’attribuzione di una forma speciale di autonomia istituzionale alle province a statuto ordinario interamente montane, in particolare Belluno e Sondrio.
Severo il commento dell’ex presidente trentino e del suo collega Gian Luigi Gigli, entrambi del gruppo parlamentare di «Per l’Italia-Centro democratico», che sono i firmatari dell’emendamento in questione, riguardante l’articolo 30 della legge di Riforma costituzionale di cui si sta occupando Montecitorio (restano altri seicento emendamenti circa da esaminare, ma i lavori sono stati aggiornati a dopo l’elezione del presidente della Repubblica).
«Da convinti autonomisti e sostenitori delle zone montane esprimiamo rammarico per il fatto che la maggioranza, di cui pure facciamo parte, non abbia saputo cogliere l’opportunità di permettere ai territori di area vasta interamente montani, come Belluno o Sondrio, di avere strumenti di autogoverno simili a quelli trentini e friulani. Malgrado il significativo consenso aggregato (102 voti favorevoli alla nostra proposta), la contrarietà del governo e dei relatori ha impedito l’approvazione di un emendamento che avrebbe consentito invece a questi territori migliori opportunità di sviluppo economico e un rapporto più fecondo con regioni e Stati esteri confinanti, secondo una logica di integrazione dell’Arco alpino. Il tema comunque si riproporrà con un altro emendamento all’art 31 che persegue le medesime finalità», affermano Dellai e Gigli.
Da decenni Belluno chiede invano un regime istituzionale differenziato che introduca maggiori strumenti di autogoverno per rispondere meglio alle esigenze peculiari di un territorio alpino inserito in una regione prevalentemente di pianura quale il Veneto. Negli anni recenti questa lotta politica si è intensificata, mentre sono andati peggiorando, con la crisi economica, alcuni in dicatori significativi della sofferenza delle vallate dolomitiche, a cominciare da quelli sullo spopolamento e sull'esodo dei giovani.