Autonomia bellunese, rassicurazioni dal ministro Boschi
Il ministro Maria Elena Boschi ha partecipato a un incontro elettorale a Belluno a sostegno della candidata di centrosinistra alle regionali Alessandra Moretti, anche lei del Pd. «Il Veneto - dice la responsabile delle riforme istituzionali - deve uscire dall’isolamento della Lega, questo governo sta cambiando l’Italia dopo decenni di immobilismo. Zaia è stato commissariato da Salvini».
Luca Zeni, consigliere provinciale Trentino del Pd, presente all'incontro svoltosi al cinema Italia di Belluno, propone uno sviluppo di rete per I territori alpini, un’autonomia pensata come modello di efficenza basato sul criterio della specificità. «Trento e Bolzano possono essere un modello di efficenza nella gestione delle risorse. Belluno è una scommessa».
Anche Alessandra Moretti sottolinea l’importanza di un asse strategico con il governo per il percorso istituzionale che porterà l’ente Provincia di Belluno-Dolomiti verso l’autonomia possibile, insieme alle forze politiche che in questi anni sono battute realmente per essa.
Il movimento autonomista locale Bard, infatti, questa volta ha deciso di scendere in campo proprio a sostegno del centrosinistra in cambio di un duplice accordo firmato da Alessandra Moretti e da Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd nazionale.
Il primo, per l'attuazione della legge 25 dello Statuto regionale che riconosce la delega di importanti risorse regolamentari e finanziarie ai territori montani di Belluno.
Il secondo, per un disegno di legge nel quadro della riforma Delrio sulle Province ordinarie, nella parte in cui prevede l’elettività diretta per iI territori interamente montani e confinanti con Stati esteri. L’elettività infatti è al centro del programma di autogoverno del territorio.
«La montagna è stata lasciata sola, alla desolazione, deve avere la possibilità di scegliere liberamente. Zaia? Non ha nemmeno dato un assessore a Belluno».
Il disegno di legge nazionale che accelera il percorso bellunese verso un autogoverno già sancito dalla normativa del Veneto (ancora inapplicata) incontra il sostegno del gruppo autonomie in parlamento ed è sottoscritto anche da Lorenzo Dellai e Daniel Alfreider (Svp).
A chi le chiedeva rassicurazioni circa il rispetto dell'accordo romano, uno snodo fondamentale per questo territorio alpino, Maria Elena Boschi ha risposto con ottimismo, spiegando che la firma apposta dal vicesegretario rappresenta una garanzia.