Belluno, lotteria Bard per le spese del ricorso sul seggio regionale
Una lotteria per sostenere le spese legali del ricorso in difesa del seggio regionale, inizialmente attribuito all’autonomista Alessandra Buzzo
Una lotteria per sostenere le spese legali del ricorso in difesa del seggio regionale, inizialmente attribuito all’autonomista Alessandra Buzzo (sindaco di Santo Stefano di Cadore e candidata in una lista a sostegno del centrosinistra) e successivamente passato a un esponente del centrodestra, sulla base di un'interpretazione diversa della nuova e farraginosa legge elettorale varata alla vigilia del voto.
Lo scenario è quello delle elezioni venete della primavera scorsa, quando il movimento Belluno autonoma Regione Dolomiti (Bard) raggiunse un’intesa col Pd in base alla quale il partito di governo a Roma si impegnava a restituire l’elettività alla Provincia ordinaria di Belluno e a favorire altri provvedimenti di legge per il trasferimento di competenze (la legge in proposito, però, non ha ancora fatto passi avanti).
Per contrastare la controversa e contestata riattribuzione del seggio (uno dei due soli che spettano a Belluno fra i 50 del consiglio regionale), Alessandra Buzzo ha promosso un ricorso al Tar e il Bard per raccogliere fondi a sostegno dell’iniziativa ha lanciato una lotteria da 20 mila biglietti con lo slogan «Forza Belluno Dolomiti: ricorrere per avere giustizia!». Il prossimo 18 novembre è attesa la sentenza.
«Confidiamo nel sostegno dei bellunesi alla nostra battaglia per la giustizia e la democrazia, soprattutto in questo momento in cui il nostro territorio vede a rischio sempre più servizi», spiega il Bard.
Una risposta significativa, aggiunge il movimento, è già arrivata in questi mesi: «Si sono registrate decine di versamenti, anche di importi consistenti, nel conto corrente a sostegno del ricorso Si può ancora contribuire, con un versamento libero sul conto corrente Iban IT 81 Q 08511 61240 000000025514. Causale: contributo ricorso Buzzo nome cognome - eventualmente “da restituire in caso di successo”)».
Per avere i biglietti delle lotteria (costano un euro l’uno), basta contattare i referenti di vallata del Bard, rintracciabili sul sito www.regionedolomiti.it. I biglietti sono reperibili anche in diversi bar e attività commerciali della provincia.
I premi sono numerosi e si va da opere d’arte di artisti locali a cene in ristoranti tipici, fino a un soggiorno in spa tra le Dolomiti (elenco premi in fondo al comunicato).
L’estrazione finale si terrà il 19 dicembre alle 18 al «Taulà dei Bos» di Cibiana di Cadore, paese che quest’anno – dopo Danta di Cadore, Rivamonte Agordino e Selva di Cadore - ospiterà lo scambio di auguri e la cena natalizia del movimento.
«Quello che chiediamo – scrive ancora il Bard – è solo un piccolo contributo per una grande missione: fare finalmente chiarezza su una vicenda che per settimane ha travolto e sconvolto il Veneto e il Bellunese. Sono numerosi i ricorsi presentati contro l’ultimo esito elettorale (non dimentichiamo che i nomi dei consiglieri eletti sono cambiati per due volte, prima della terza e ultima nomina); tanti hanno potuto contare sull’appoggio dei partiti, noi vogliamo contare solo sulla spinta della nostra gente».
L’obiettivo di fondo del Bard è «il perseguimento dell’autonomia, intesa come strumento di assunzione diretta delle responsabilità nell’auto governo locale dei bellunesi. Essa si manifesta con l’assunzione d’iniziative politiche idonee a coltivare, rinforzare e raggiungere migliori capacità amministrative dei beni comuni bellunesi».
Sul fronte dell’attività politica sono ripresi gli incontri territoriali (alle 20.45) in tutte le vallate della provincia dolomitica, «per ribadire l’impegno e fare il quadro della situazione attuale, dal fronte ricorso elettorale fino allo svuotamento dei servizi sul territorio».
Questa settimana si sono svolti a Santo Stefano (lunedì) e a Tai di Cadore (martedì).
Stasera tocca a Forno di Zoldo (aula magna delel scuole in piazza Dante), domani a Chies d’Alpago (ex latteria di Lamosano), venerdì a Taibon Agordino (sala ex municipio).
«Confidiamo – spiega il Bard – in una ricca partecipazione. In un momento in cui tutti i servizi sul territorio sono a rischio, dalla Camera di commercio alla prefettura, vogliamo far passare un messaggio chiaro: dobbiamo far valere i nostri diritti, far rispettare i nostri bisogni, difendere le nostre eccellenze. Anche se viviamo in montagna, siamo cittadini come tutti gli altri».