Pasticcio sui seggi in Veneto: autonomisti bellunesi in attesa
Si dovrà aspettare ancora per una parola definitiva sul «pasticcio» della attribuzione dei seggi regionali in Veneto, dopo le elezioni dell’estate scorsa. Si profila infatti un rinvio anche della discussione sul ricorso presentato dall'autonomista bellunese Alessandra Buzzo contro il risultato delle elezioni regionali dello scorso maggio.
«Il testo dell’ordinanza del Tar del Veneto verrà reso noto domani, ma è scontato il rinvio ai primi mesi del 2016», spiega in una nota il movimento Belluno autonoma Regione Dolomiti (Bard) che per coprire le spese legali del ricorso ha organizzato anche una lotteria.
Il Bard era presente con tre candidati nella lista Veneto Civico, a sostegno della candidata del centrosinistra Alessandra Moretti (nettamente sconfitta dal leghista Luca Zaia).
All’indomani del voto, secondo i dati ufficiosi dell’ufficio elettorale, era risultata eletta la esponente del Bard Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano di Cadore, da tempo in prima linea nella lotta politica per il trasferimento al Bellunese di strumenti istituzionali adeguati al governo di un territorio alpino che dipende da una Regione di pianura come il veneto.
Ma un paio di settimane dopo, la Corte d’appello ribaltò quel primo esito e il seggio della Buzzo (uno dei due soli su cinquanta che spettano a Belluno) fu attribuito a Franco Roccon della lista Indipendenza Noi Veneto (a sostegno di Zaia).
Passarono alcuni giorni, in un fuoco incrociato di annunci di ricorsi (compreso quello del Bard, e anche questo nuovo verdetto fu modificato dalla Corte: il secondo consigliere, a questo punto, diventò un rappresentante della Lega Nord: Franco Gidoni, già parlamentare.
Non si trattò, peraltro, dell’unica variazione, e a quel punto si faceva davvero rovente la faccenda della determinazione dei seggi spettanti agli schiramenti minori tramite il calcolo dei «residui», scaturita da una nuova legge elettorale varata in fretta a fine legislatura e criticata fra l’altro per l’opacità interpretativa.
Il «pasticcio» dei seggi fece parechcio clamore sulla stampa e non mancarono le voci che misero in dubbio l’opportunità di proseguire una legislatura nata sotto il segno del caos interpretativo della legge elettorale.
Per il momento la palla è finita nelle aule del tribunale
Ecco il comunicato stampa del Bard
«Ce lo aspettavamo, vista la decisione di due settimane fa su un identico caso”, commentano dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti.
Lo scorso 4 novembre, infatti, il Tar Veneto ha rimandato a febbraio anche il ricorso di Leonardo Muraro, candidato in regione con la lista Tosi e anche lui “bocciato” dopo 15 giorni in attesa dell'ufficializzazione dell'elezione: “Il suo ricorso poggia sostanzialmente sulle nostre stesse basi: - fanno sapere dal Bard – contestiamo entrambi il modo di assegnazione dei seggi e le intrusioni esterne prima dell'ufficializzazione dei risultati”.
Assieme al rinvio della discussione del caso Muraro, il Tar ha preso anche un'altra decisione: in questi mesi di attesa, dovrà essere data pubblicità al ricorso sia sul BUR Veneto che sulla stampa locale. “In questo modo, si vuole tutelare il lavoro del Tribunale. - spiegano dal Bard - Durante questo periodo, tutti verranno a conoscenza dell'esistenza dei ricorsi e chi è parte interessata potrà farsi sentire, per arrivare alla sentenza senza sorprese. Molto probabilmente anche noi dovremo seguire un iter molto simile, se non identico”.
Un rinvio che allunga le attese di chi vuole veder riconosciuta giustizia; ma intanto il lavoro del Bard non si ferma. Prosegue a gonfie vele la lotteria a sostegno del ricorso, grazie all'impegno dei volontari che nelle ultime settimane hanno battuto tutte le fiere, i mercati e le sagre della provincia, dal Comelico alla Valbelluna. In attesa dell'estrazione finale, in programma il 19 dicembre al Taulà dei Bos di Cibiana di Cadore, continua la vendita dei biglietti, disponibili in numerosi negozi e locali pubblici della provincia; chi non dovesse trovarli, può contattare i referenti di vallata del Bard».