Collegamento degli impianti di sci da Cortina fino ad Arabba: l'idea di Zaia, con Vascellari
Un progetto di una portata davvero impressionante, oltre 64 milioni di costi, ma con l'imprimatur del Governatore del veneto Zaia a braccetto con l'imprenditore funiviario Mario Vascellari (quello della Marmolada). E' stato svelato sul sito internet di riferimento degli operatori della fune, Skiforum.it, e prevede un collegamento unico da Cortina ad Arabba, per connettersi tramite la Marmolada quindi con il Sella Ronda. Idea che secondo il Governatore Zaia sarebbe da iscrivere nel progetto «Dolomiti No Cars» di cui si parla da anni e che prevede il collegamento di tre delle più importanti aree sciistiche del bellunese: Cortina, Civetta e Arabba. Il tutto in nome di una supposta «mobilità alternativa».
L'iniziativa caldeggiata anche da Mario Vascellari titolare della società che gestisce gli impianti di risalita della Marmolada, prevederebbe un investimento di circa 64 milioni di euro metà stanziati da risorse pubbliche e metà sarebbero a carico dei privati.
Ne hanno parlato in questi giorni molti siti veneti. Ma nel dettaglio la migliore analisi (tecnica) è quella di Skiforum.it (sito tecnico di riferimento per gli operatori degli impianti a fune in Italia): i tre comprensori, che fanno già parte del Dolomiti Superski, sarebbero quindi uniti da nuovi impianti e piste, «un progetto che vale 64 milioni di euro e per il quale si è esposto anche Mario Vascellari, numero uno della società degli impianti della Marmolada. Le risorse sarebbero per metà pubbliche, mentre la parte rimanente a carico dei privati che, stando alle parole di Zaia e Vascellari, sarebbero già stati individuati.
I due collegamenti, che qualcuno reputerà irrealizzabili, sono in realtà già stati più volte proposti negli anni passati. Fulcro dell'operazione la skiarea 5 Torri-Col Gallina-Falzarego che entro i mondiali di sci del 2021 sarà collegata a quella delle Tofane e dunque Cortina d'Ampezzo tramite una cabinovia.
Nel dettaglio il tratto Civetta-Cortina è stato già inserito anni fa nel Piano Neve della regione Veneto: si svilupperebbe dal passo Giau, dove è presente la seggiovia Fedare-Nuvolau verso Selva di Cadore nella Val Fiorentina grazie ad una cabinovia, da lì un secondo impianto risalirebbe in direzione Cima Fertazza, nel cuore della skiarea del Civetta.
Ad una prima nostra analisi - afferma Skiforum - il primo impianto dovrebbe attraversare 4,5 km di valle molto stretta dove difficilmente saranno realizzabili piste da sci, discorso differente invece per il secondo tratto che potrebbe essere ideale per lo sviluppo di una discesa verso Selva di Cadore. Di seguito una bozza ideata da skiforum.it
Più distante, anche se più fattibile, il secondo collegamento tra Cortina e Arabba: anche qui non mancano proposte storiche risalenti addirittura agli anni 80-90' dove l'unione si dava per certa tanto da segnare gli impianti in progetto sulle cartine sciistiche. In questo caso si partirebbe dal Passo Falzarego in direzione Andraz, con annesso impianto di risalita, da qui altri due impianti passerebbero tra il Col di Lana e il Setsas per arrivare nella zona di Malga Crepaz dove partono già le seggiovie La Vizza e Masarei al confine tra i comprensori di Arabba e l'Alta Badia ma in pieno territorio veneto.
Da una prima nostra analisi - dice il sito specializzato - questo collegamento, a differenza del primo, offrirebbe tutti pendii ideali per la realizzazione di piste da sci, oltre a quote e panorami unici».
Ammesso che lo scoglio dei finanziamenti sia superato, rimangono comunque diversi problemi per la realizzazione del progetto a partire dai siti Natura 2000 e Unesco che lambiscono le zone interessate oltre ad una "storica" ostilità di Arabba che non vede di buon occhio il collegamento, disappunto che il sindaco di Livinallongo Leondro Grones ha già rimarcato a seguito delle dichiarazioni di Zaia».