Forte nevicata, auto bloccate odissea sui passi dolomitici valanghe in Marmolada e Valparola
Il forte accumulo di neve e la situazione precedente di neve bagnata, stanno provocando slavine e valanghe anche di grosse dimensioni nell'area delle Dolomiti.
Oggi pomeriggio una valanga si è staccata in serata sul Passo Valparola, scendendo fin sulla strada tra Livinallongo e Cortina, e investendo alcune auto di passaggio.
Gli uomini del soccorso alpino sono intervenuti prontamente: sono tutte illese le persone che si trovavano nelle auto sfiorate dalla massa nevosa di una valanga caduta sulla strada tra Livinallongo e Cortina, sul Passo Valparola. Lo hanno riferito i Carabinieri di Cortina, che stanno operando nella zona assieme agli uomini del Soccorso Alpino. Sulla strada stava transitando anche un pullman. I mezzi non sarebbero stati colpiti in pieno dalla slavina, e tutti gli occupanti hanno potuto uscire da soli dalle auto, mettendosi in sicurezza.
In precedenza, sempre in zona Marmolada, si era staccata un’altra slavina che aveva investito la pista Padon 2, a Rocca Pietore. I soccorritori, con le unità cinofile, hanno bonificato la superficie, escludendo la presenza di sciatori.
In Trentino il pericolo valanghe è di grado 3 (su 4), cioè marcato. Spiega il bollettino di Aineva: «Con neve fresca e vento da forte a tempestoso proveniente dai quadranti meridionali a tutte le esposizioni si sono formati accumuli di neve ventata facilmente distaccabili. Specialmente nelle zone in prossimità delle creste, nelle conche e nei canaloni, netto aumento del pericolo di valanghe. La neve fresca e la neve ventata possono distaccarsi già in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali. Principalmente dai bacini di alimentazione in quota, sono possibili valanghe spontanee di medie e, a livello isolato, di grandi dimensioni. Al di sotto dei 2200 m circa, sono possibili valanghe per scivolamento di neve di medie e, a livello isolato, di grandi dimensioni».
Manto nevoso: «Negli ultimi due giorni sono caduti da 20 a 50 cm di neve al di sopra dei 1700 m circa, localmente anche di più. Il vento proveniente da sud ovest ha rimaneggiato intensamente la neve fresca. I nuovi accumuli di neve ventata si sono formati soprattutto nelle regioni colpite dalle precipitazioni e generalmente ad alta quota. Il legame con la neve vecchia degli accumuli di neve ventata è in parte ancora sfavorevole. I nuovi accumuli di neve ventata sono estesi e instabili. Il manto di neve vecchia è umido al di sotto dei circa 2200 m».
Tendenza: «Gli accumuli di neve ventata devono essere valutati con attenzione. Per le escursioni e le discese fuori pista, le condizioni sono parzialmente critiche. Al di sotto del limite del bosco, progressivo calo del pericolo».