Recuperato il corpo senza vita dell'escursionista precipitato da una ferrata sul monte Cristallo
Il giovane tedesco era stato avvistato ieri mattina dal personale del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, dopo l'incidente avvenuto sulla via Dibona a Cortina d'Ampezzo, ma le condizioni meteo non consentivano all'elicottero di alzarsi in volo
BELLUNO. Il corpo senza vita del giovane escursionista tedesco era stato avvistato ieri matitna ma le condizioni meteo non ne consentivano il recupero. La tragedia si era consumata il giuorno prima, sul monte Cristallo, una delle cime simbolo di Cortina d'Ampezzo, in provincia di Belluno: un ragazzo tedesco non dava da ore notizie di sé, alla moglie, dopo essere partito per percorrere la via ferrata Dibona.
"La nebbia questa mattina, 22 ottobre, si è finalmente dissolta - spiega una nota del soccorso alpino bellunese - ed è stato possibile tornare sul Cristallo e recuperare il corpo senza vita di un escursionista tedesco di 31 anni, precipitato mercoledì mentre percorreva la Ferrata Dibona.
Robert era partito mercoledì mattina alle 5 dall'albergo dove alloggiava assieme alla moglie e ai loro due figli. A loro aveva mandato messaggi e foto lungo il percorso, un'immagine verso mezzogiorno dal rifugio Lorenzi. Poi più niente.
La moglie lo aveva a lungo atteso per far scattare l'allarme in serata, con il tracciamento del cellulare che lo dava fermo dalle 14 in un canale tra il Vecio del Forame e Forcella Alta.
Nella notte le squadre del Soccorso alpino di Cortina, della Guardia di finanza, dei Carabinieri hanno risalito il percorso attrezzato cercando di perlustrare anche il canale fino a dove le condizioni di sicurezza fossero garantite. Senza però trovarlo.
Ieri mattina, una squadra era partita a piedi, altre due con l'attrezzatura portate in quota dall'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, fino al limitare della nebbia.
E i soccorritori, calatisi per oltre 100 metri nel punto indicato dal Gps del cellulare, hanno trovato prima lo zaino e poi il corpo senza vita del ragazzo, a 2.700 metri di altitudine.
A valle, nell'impossibilità di provvedere al recupero, il soccorso alpino di Dobbiaco e l'assistenza psicologica di Brunico si sono stretti attorno ai familiari in attesa.
Questa mattina l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato due tecnici in supporto alle operazioni ed è salito sul Cristallo per recuperare e riportare ai suoi cari il corpo dell'escursionista. Possiamo solo partecipare al dolore della sua famiglia", conclude il comunicato del Soccorso alpino bellunese.