Feltre, il marito contagiato di covid: si ammala anche la moglie e muore in casa a 39 anni
Il dramma alla vigilia dell'Epifania: la giovane, che non sarebbe stata vaccinata, aveva sintomi via via crescenti ed era in attesa del tampone. La famiglia chiede chiarimenti, l'Ulss Dolomiti di Belluno precisa: «La signora aveva riferito di essere asintomatica. Non sono seguiti ulteriori contatti, né notizie di peggioramento clinico»
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FELTRE. Tragedia della pandemia nel Bellunese: è morta in casa una donna di 39 anni.
Tutto è precipitato la sera del 5 gennaio, dopo alcuni giorni di malessere crescente, con febbre, tosse e raffreddore, per la giovane, che era in quarantena perché contatto del marito positivo, ma non era ancora stata sottoposta a un tampone covid.
A una settimana dal presunto contagio, la ragazza, che a quanto riportano i media locali non sarebbe stata vaccinata contro il covid, si è aggravata, ha cominciato a respirare in modo sempre più affannoso ed è morta prima ancora che nella sua abitazione arrivassero i soccorritori.
A chiamare il 118 è stato il marito della donna, che aveva anche tentato di rianimare la moglie, ormai priva di conoscenza.
L'uomo successivamente è stato ricoverato in ospedale e altri parenti risultati contagiati sono stati presi in carico dalle unità domiciliari Usca dell'Ulss 1 Dolomiti.
I familiari della sfortunata giovane hanno spiegato che da qualche giorno cercava di sottoporsi a un tampone covid, ma in zona non era stato possibile trovare un appuntamento.
Ora la famiglia chiede che si faccia chiarezza sulla tragedia.
L'Ulss Dolomiti ha diffuso una nota stampa sul tragico episodio e ha precisato che anche «durante tutto il periodo natalizio è sempre stato attivo con accesso libero almeno un punto tamponi, anche nelle giornate festive oltre alla piena e completa attività di tutti servizi di primo intervento h 24 territoriali e ospedalieri».
Per quanto riguarda l'assistenza domiciliare alla donna, l'Azienda sanitaria spiega: «Risulta che la signora abbia contattato il proprio medico di medicina generale che, pur in giornata prefestiva, ha risposto e dato le informazioni necessarie.
La signora aveva riferito il contatto col marito positivo e aveva dichiarato di essere asintomatica.
Il medico di medicina generale aveva concordato di essere ricontattata per aggiornamenti e per il monitoraggio.
Non sono seguiti ulteriori contatti col medico di famiglia né notizie di peggioramento clinico».
Sempre nella nota dell'Ulss si rileva che in seguito «il 118 è stato contattato il 5 gennaio «e ha potuto solo constatare il decesso della signora Turrin. Lo stesso 118 ha attivato gli Usca che come di prassi, si sono recati al domicilio per la valutazione clinica dei contatti familiari segnalati e sintomatici».