Passi dolomitici: per ridurre il traffico si prepara la strategia con bus navetta e impianti a fune, ma non per quest'anno
Il confronto fra i vari territori nel cda della fondazione Dolomiti Unesco: in arrivo un piano generale sull'intermodalità che punta anche ai fondi del Pnrr. Intanto per l'estate si prevedono limiti di velocità ridotti, più spazio alle biciclette e maggiori controlli sul rispetto del Codice della strada, sull'inquinamento acustico e contro il parcheggio selvaggio
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TRENTO. Quali limitazioni e alternative al traffico privato a motore sui passi dolomitici, per tutelare l'ambiente naturale e la vivibilità di questi splendidi luoghi?
Uno dei punti principali in discussione, a livello interprovinciale, nell'ambito della fondazione Dolomiti Unesco, guarda alla regolamentazione dei flussi di traffico e a soluzioni di intermodalità.
Cioè alla organizzazione strutturale di un sistema di mobilità che prevede alternative concrete ai mezzi privati che specialmente d'estate riempiono le strade e i valichi dolomitici.
Lo scenario che si intravede per il futuro? Si parcheggia l'auto o la moto a valle e si prosegue verso i passi con bus navetta o con gli impianti a fune.
Oggi, 2 maggio, si è svolta una riunione con i rappresentanti delle varie aree interessate, nella quale si è posto l'accento sulla volontà di trovare una linea comune in materia, prendendo le mosse dal protocollo dell'aprile 2021 approvato da Veneto, Trentino e Alto Adige.
La discussione su misure comuni per regolamentare i flussi di traffico è stata al centro del confronto nella seduta straordinaria del consiglio di amministrazione della fondazione Dolomiti Unesco, nel palazzo della Provincia autonoma di Trento.
La riunione - si legge in una nota di piazza Dante - è stata presieduta dal presidente della fondazione, Mario Tonina, che è anche numero due della Provincia.
Durante l'incontro il cda ha discusso delle strategie comuni sul tema, posto che poi saranno le singole Province e Regioni ad attuare le misure concrete. Erano presenti i rappresentanti di Trento e Bolzano, della Regione Veneto, della Provincia di Belluno, della Regione Friuli e della Magnifica Comunità di montagna Dolomiti Friulane e della Comunità di montagna della Carnia.
Presenti tra gli altri - precisa il comunicato - anche l’assessore ai trasporti della Provincia autonoma di Trento Mattia Gottardi, l’assessore alla mobilità della Provincia autonoma di Bolzano Daniel Alfreider e la vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti, nonché l'assessore al turismo, Federico Caner.
"L’assessore Alfreider - riferisce la nota - ha presentato alcuni dati del monitoraggio in corso. La composizione dei flussi è molto variegata, e non è composta solamente da turisti giornalieri.
È stato dunque sottolineato come prima di attivare limitazioni alla mobilità, occorra fornire una alternativa al mezzo privato.
L'obiettivo concordato dai partecipanti alla riunione è di puntare a una regolamentazione dei flussi di traffico sui passi dolomitici le cui misure saranno all'interno di un piano complessivo della mobilità cui si sta lavorando e che sarà presentato a Roma sui fondi del Pnrr e illustrato in una conferenza stampa a giugno che sarà organizzata dagli assessori delle due Province autonome e della Regione Veneto con il patrocinio della fondazione Dolomiti Unesco.
Il piano potrebbe beneficiare dei fondi del Pnrr e prevederebbe di fornire un’alternativa al mezzo privato, da attivare prima di introdurre eventuali limitazioni, come l’introduzione di un servizio di navette dedicato o il potenziamento dell’intermodalità con il sistema degli impianti a fune.
Fra le ipotesi in discussione, presentate dall’Assessore Alfreider, anche la realizzazione di parcheggi prenotabili digitalmente in modo da informare preventivamente chi si mette in viaggio in merito all’affollamento del sito.
Questa misura, oltre ad evitare l'eccessivo affollamento sui passi, potrebbe indirizzare i flussi verso altre località meno congestionate, sempre facenti parte delle Dolomiti".
Per l'estate 2022 sono state poi discusse alcune misure di immediata attuabilità, tra cui l’introduzione di limiti alla velocità massima su alcune strade di accesso ai passi, maggiori controlli sulla velocità, sulle emissioni sonore, e sui cosiddetti parcheggi selvaggi.
Possibili incrementi anche alle corsie dedicate alle biciclette.
"La riunione è stata molto utile - ha commentato Tonina - per avviare una discussione sul tema dei passi dolomitici con lo scopo di arrivare a una serie di misure concrete comuni ai territori che fanno riferimento alla fondazione Dolomiti Unesco e che consentano il massimo rispetto dell'ambiente dei passi dolomitici e allo stesso tempo di renderli accessibili a residenti e turisti. Sul tema della mobilità ai passi dolomitici c'è la consapevolezza che si tratta di un aspetto da affrontare con responsabilità assieme alle Province e alla Regione".