I crolli sui monti fanno paura: a Cortina le Regole (proprietà collettive) restituiscono cime e sentieri al demanio statale
Sofferta decisione d'Ampezzo, lo storico ente che gestisce le proprietà collettive come boschi e pascoli che invece sono esclusi dalla "restituzione". La scelta di liberarsi della gestione di vette, crode, sentieri e torrenti fatta alla luce dei pericoli causati dal cambiamento climatico e dopo eventi tragici come la frana del 3 luglio scorso in Marmolada
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BELLUNO. Le Regole d'Ampezzo, l'antica forma di proprietà collettiva delle famiglie cortinesi, abbandonano la gestione delle cime della valle. E la restituiscono allo Stato, ovvero al Demanio.
Una decisione sofferta, presa a fine ottobre dalle Regole d'Ampezzo, a causa soprattutto degli alti rischi che il cambiamento climatico sta avendo sull'alta montagna, dopo la tragedia del ghiacciaio della Marmolada del 3 luglio scorso.
Nell'assemblea del 30 ottobre scorso - riferisce Il Corriere del Veneto - le Regole hanno così deciso di ridare al Demanio la gestione di cime, crode, sentieri e torrenti, ovvero quei migliaia di ettari improduttivi situati ad alta quota affittati dallo Stato 30 anni or sono, quando nacque il Parco naturale d'Ampezzo, per garantire sicurezza, l'accessibilità ai percorsi d'alta montagna e impedire ogni tipo di speculazione. Il Parco è affidato in gestione dalla Regione Veneto alla Comunanza delle Regole d'Ampezzo.
Quello pagato annualmente al Demanio era un affitto simbolico. Le Regole versavano però di tasca propria una somma tra i 14 e i 15mila euro per una polizza assicurativa a garanzia di eventuali chiamate in causa per incidenti a persone o altri danni.
Continueranno in ogni caso a gestire la proprieta' collettiva dei boschi e dei pascoli della conca di Cortina, un patrimonio verde di 16 mila ettari dai quali ricavano il legname che viene donato alle famiglie.
Perplesso su questa rivoluzione anche il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi "L'ambiente va manutenuto, e non so se il Demanio sia in grado di assumersi un compito così gravoso. Adesso dovremo capire quale sarà l'iter, cosa farà il Demanio, come vorrà gestire i territori con responsabilità".
In provincia di Belluno le proprietà collettive, in molte aree denominati Regole, e i comitati di uso civico sono parecchio diffusi, specie nelle vallate della vasta parte settentrionale del territorio per la gestione in particolare (ma non solo) del ricco patrimonio forestale.