Gli ambientalisti: bene lo stop al nuovo impianto a Piné, ora no anche alla pista da bob di Cortina
Le associazioni, dopo il tramonto del mega progetto sull'altopiano trentino, tornano a chiedere di spostare in Austria le gare di bob prevista a Cortina nella struttura storica da rifare. Ma il presidente veneto Zaia conferma: appalto vicino per ristrutturare la storica pista olimpica ampezzana
TRENTO. "Una delle poche decisioni coerenti da parte degli organizzatori di Milano-Cortina 2026 rispetto a quanto dichiarato nel dossier di candidatura": così viene definita la scelta del Coni di non investire 100 milioni di euro per coprire la pista di pattinaggio di Baselga di Piné in Trentino da parte delle associazioni Cipra Italia, Cai, Federazione nazionale pro natura, Italia nostra, Legambiente, Lipu e Mountain wilderness.
Le associazioni comunicano in una nota che "un analogo approccio dovrebbe essere assunto anche per altri impianti olimpici, in particolare la pista per bob" di Cortina d'Ampezzo. Le associazioni rilanciano la proposta di "trasferire le gare di queste discipline a Igls, presso Innsbruck" per risparmiare sui costi di costruzione, "lievitati a 85 milioni di euro" e che "si stima possano superare i 100 milioni".
Ma il presidente del Veneto, Luca Zaia, gela le aspettative degli ecologisti: "Per la pista da bob la gara d'appalto sarà aggiudicata nelle prossime ore", ha detto, una settimana fa, a margine dell'incontro sulle opere per Milano-Cortina, confermando il bob nella località bellunese.
Ad oggi "non risulta percorribile" l'ipotesi di un utilizzo di piste da bob alternative a quella di Cortina, senza sostanziali interventi di riqualificazione, in quanto "non in possesso dei requisiti minimi previsti dalle federazioni internazionali per lo svolgimento delle prossime gare olimpiche", precisa una nota del Commissario e ad della Società Infrastrutture Milano-Cortina, Luigi Valerio Sant'Andrea, al termine della Conferenza dei Servizi che aveva come oggetto i progetti di riqualificazione della storica pista Eugenio Monti.
Nel corso della riunione, nel Municipio di Cortina, è stato illustrato il progetto definitivo ed è stato reso noto un "documento di progetto" che chiarisce e conferma le scelte assunte in fase di candidatura sulla riqualificazione della pista. Per la redazione del progetto è stato necessario approfondire lo stato di consistenza degli impianti sportivi più prossimi al confine italiano, oltre all'impianto dismesso di Cesana (Torino), inutilizzato dopo i Giochi 2006.
Tra i partecipanti alla Conferenza dei servizi anche Italia Nostra, con un proprio rappresentante. Nelle prossime settimane sarà convocato un incontro del sindaco di Cortina e del Commissario Sant'Andrea con la comunità e la popolazione, per illustrare i progetti sul territorio connessi ai Giochi Olimpici. (ANS