L'autovelox della discordia sulla strada per il Primiero, dove quasi nessuno rispetta i 60 all'ora
Lo collocherà, sul proprio territorio, il Comune bellunese di Sovramonte, dopo l'ok del comitato pubblica sicurezza, anche per tutelare i visitatori di un sito archeologico: i test hanno rilevato velocità fino 156 km/h. Ma il sindaco di Primiero San Martino, Depaoli, è infuriato: «Questa scelta peserà sulle tasche dei primierotti e dei loro turisti, evidentemente l'obiettivo era fare cassa». Intanto a breve il secondo autovelox a Pergine sulla Valsugana
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TRENTO. Il secondo autovelox sul tratto perginese della statale 47 della Valsugana dovrebbe entrar ein funzione a breve. Era stato annunciato nei mesi scorsi e si ipotizzava un cronoprogramma che avrebbe visto il dispositivo entrare in funzione già in aprile, almeno per la fase tecnica di calibrazione preliminare.
Così al momento in prossimità dello svincolo nei pressi dell'area commerciale di Ponte Regio, ci sono comunque già i cartelli di avviso, il palo di sostenco (con i cavi da collegare) e il contenitore dell'impianto elettrico e informatico. A quanto pare, manca solo l'installazione del dispositivo vero e proprio. Sarà presumibilmente solo questione di poche settimane, se non di giorni.
Intanto, si apprende che poco più a nordest sarà attivato un altro autovelox fisso, a Val Rosna, nel comune di Sovramonte (Belluno), fra i due trafori lungo uno dei pochi tratti rettilinei dello Schener, sulla strada che porta in Primiero, a pochi chilometri dal confine trentino.
Si tratta di un segmento della statale 50 del Grappa e del Rolle che è sottoposto al limite di velocità di 60 all'ora.
Come riferito ieri dall'Adige, la scorsa estate si era svolta una sperimentazione: dal 22 al 29 luglio su 43.810 veicoli monitorati, il 72% superava il limite, con punte di 120 e 156 km all'ora.
Numeri diffusi dal sindaco di Sovramonte, Federico Dalla Torre, che perciò corre ai ripari con l'autovelox.
Un dispositivo peraltro prescritto per consentire l'apertura del sito archeologico "Aldo Villabruna" sul ritrovamento dello scheletro umano del paleolitico con il suo ricco corredo funerario.
Ma l'autovelox bellunese non va giù al sindaco trentino del comune di Primiero San Martino, Daniele Depaoli, che polemizza pesantemente con un post nei social: «Dopo il parere negativo di tutte le amministrazioni di Primiero e di Veneto Strade, la prefettura di Belluno autorizza la posa di autovelox fisso in località val Rosna. Chiaro che questa scelta peserà sulle tasche dei primierotti e dei loro turisti. Si vede che i fondi dei comuni confinanti, a certe amministrazioni, non bastano più. C'erano altri modi per mettere in sicurezza i visitatori del sito (se mai ci saranno), ma evidentemente l'obiettivo era fare cassa. Non ci sono parole, solo la speranza che qualche ente sovraordinato al Comune di Sovramonte torni sulla decisione», conclude il sindaco, a quanto pare incurante dei rapporti di "buon vicinato".
Per parte sua, il sindaco bellunese Dalla Torre precisa che il nuovo autovelox sarà collocato entro pochi mesi, dopo il via libera con «parere favorevole all'unanimità dal comitato di pubblica sicurezza e non dalla prefettura, un comitato formato da polizia di Stato, Comune e Veneto Strade, pertanto, non è molto corretto quello che scrive Depaoli e non ne capisco l'astio».
La stessa amministrazionme di Sovramonte pensa anche a un altro autovelox, che in questo caso non "disturba" i viaggiatori verso il Primiero: al passo Croce d'Aune, che sale dalla gola dello Schener e scende a Pedavena, vicino a Feltre, tutto in territorio bellunese.
Dagli autovelox il Comune di Sovramonte stima un'entrata annua di poco inferiore ai centomila euro.
A esprimersi a favore di un provvedimento per un giro di vite sulla collocazione degli autovelox è stato tre giorni fa, il ministro Matteo Salvini, "per evitare gli usi impropri, visto che in alcuni casi vengono usati solo per fare cassa", ha detto.
In tutto questo, forse, basterebbe tenere presente che per non essere multati è sufficiente rispettare il limite di velocità, o almeno il margine di tolleranza dei dispositivi di misurazione.
[Nella foto di archivio, l'autovelox fisso a Grigno, sulla statale della Valsugana]