Arrampica da solo alla palestra di roccia, ma precipita e muore
Belluno, l'allarme lanciato da un escursionista che passando vicino ha notato da lontano la corda a penzoloni su una parete, poi ha trovato il cadavere ai piedi della falesia
BELLUNO. Il corpo senza vita di un uomo è stato rinvenuto stamani, attorno alle ore 9.20, da alcuni escursionisti, nella valle di Schievenin, nel territorio di Quero (Belluno).
Secondo una prima ricostruzione, la vittima sarebbe caduta da una parete della palestra di roccia sovrastante e la morte sarebbe stata causata da un trauma cranico.
Secondo quanto riportano i media locali, a perdere la vita è stato Stefano Cattelan, 59 anni, di Favaro Veneto (Venezia).
Sul posto, allertati dal 118, sono stati inviati i mezzi sanitari e una squadra del Soccorso alpino di Feltre (Belluno) con i carabinieri della stazione di Quero Vas.
È arrivato anche l'elisoccorso, atterrato all'imbocco della valle, ma per lo scalatore non c'era più niente da fare. Una volta raggiunto il corpo, infatti, l'equipe medica non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Come ogni domenica con la bella stagione, la valle di Schievenin è molto frequentata sia da climber, impegnati sulle diverse pareti offerte da questa palestra di roccia, sia da escursionisti.
A quanto viene riferito dai media, il primo a lanciare l'allarme è stato un camminatore che ha notato da lontano la corda da arrampicata a penzoloni su una parete, perciò si è avvicinato per verificare e purtroppo ha trovato la vittima riversa a terra.
Da una prima ricostruzione, l'uomo potrebbe essere arrivato molto presto stamani, per una scalata in autosicura, ma sarebbe precipitato senza che nessuno in quel momento potesse vederlo.
[foto di archivio Ansa, elisoccorso nel Bellunese]