Olimpiadi, Confindustria Belluno attacca: qui restano solo otto gare, è inaccettabile
Dura presa di posizione della presidente Lorraine Berton, che dopo lo stop alla pista a Cortina rilancia la richiesta di spostamento di altre competizioni nel territorio rimasto così orfano di bob, slittino e skeleton
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BELLUNO. "Le vicende degli ultimi giorni relative alla pista da bob sono sconcertanti, e ancor più lo è chi finge di non ricordare che queste Olimpiadi sono state assegnate a Milano e Cortina insieme, una accanto all'altra". Lo ha sostenuto la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton, aprendo ieri a Belluno l'assemblea dell'associazione. ù
"I numeri - ha aggiunto - raccontano una realtà che non vogliamo accettare: Lombardia 65 gare e 195 medaglie, Trentino Alto Adige 31 gare e 93 medaglie. Cortina senza il bob: otto gare e 24 medaglie. Sentire da autorevoli esponenti delle istituzioni lombarde che i 'giochi sono fatti' e che 'non si può tornare indietro' ci indigna non poco".
Dovrebbero essere anche uno strumento per ridurre quelle disuguaglianze territorialiBerton si è chiesta poi dove sia "lo spirito di squadra. Le Olimpiadi dovrebbero essere un volano per l'intera nazione, ma soprattutto per le aree non metropolitane, definite 'periferiche' con troppa superficialità.
Dovrebbero essere anche uno strumento per ridurre quelle disuguaglianze territoriali - ha osservato ancora - che sono un freno alla crescita del Paese. Mi auguro quindi che prevalga il buon senso, che si trovi una soluzione per la pista da bob a Cortina o per una ridistribuzione delle gare. Non possiamo accettare - ha concluso - che si mortifichi un territorio e solo dopo aver stabilito nuovamente le regole del gioco potremo parlare di un vero patto olimpico".
Nei giorni scorsi anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, aveva chiesto in particolare a Milano di rinunciare a qualche gara olimpica per trasferirla nel Bellunese.