Dolomiti / Tragedia

Scarica di massi dalla parete: travolta e uccisa un'escursionista di 34 anni

Il drammatico episodio ieri nel tardo pomeriggio, lungo un sentiero nel Bellunese, sui monti del Cadore: la vittima era residente a Genova e faceva parte di una comitiva di sei persone

BELLUNO. Tragedia sulle Dolomiti Bellunesi: una turista ha perso la vita dopo essere stata travolta da una scarica di sassi che si sono staccati dalla parete soprastante.

La vittima è una donna di 34 anni residente in provincia di Genova.

Il dramma si è consumato lungo un sentiero nel Vallon del Froppa, nel territorio comunale di Calalzo di Cadore. L'escursionista era insieme a cinque amici, quando, verso ler 18 di ieri, domenica 28 luglio, è stata colpita in particolare da un masso mentre la comitiva stava scendendo dal bivacco Fanton per arrivare al rifugio Chiggiato.

La donna è stata colpita violentemente dalla scarica di sassi, gli amici hanno subito lanciato l'allarme e poco dopo sono arrivati sul posto il Soccorso alpino di Pieve di Cadore e del Centro Cadore, coadiuvati dall'elisoccorso. I sassi hanno sfiorato un'altra escursionista che era vicino alla vittima era sotto shock ed è stata recuperata con il verricello e trasferita in ospedale.

I sei amici, tre uomini e tre donne, provenienti da diversi città italiane erano partiti al mattino dal Rifugio Baion, avevano raggiunto Forcella Baion, erano scesi nel Vallon da Rin e risaliti a Forcella Marmarole. Passati per il Bivacco Fanton stavano scendendo il Vallon del Froppa diretti al Rifugio Chiggiato.

Erano sparpagliati lungo il sentiero sulla parte alta, quando hanno sentito il boato e visto il masso colpire la 34enne che era sopra di loro assieme a un'amica, che ha dato l'allarme ed è stata la prima ad essere imbarcata e trasportata in ospedale sotto shock.

Difficili le operazioni di recupero della salma a causa della scarsa visibilità. Poco prima della scadenza delle effemeridi l'eliambulanza è riuscita a caricarla e portarla in ospedale a Pieve di Cadore, dove attendevano i carabinieri.

I soccorritori sono rientrati a piedi con i 4 compagni fino al Rifugio Baion. Li attendeva una squadra del Centro Cadore con i fuoristrada per accompagnarli all'ospedale di Pieve.

Le alte temperature accrescono il pericolo di distacchi in montagna, un fenomento che, così come i crolli, si è intensificato negli ultimi anni, a fronte del progressivo surriscaldamento climatico.

[foto credits: Soccorso alpino]

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