Schiacciati nel pullman ribaltato: decine di bimbi trentini feriti
Una sbandata in curva, l'autobus che si ribalta e si accartoccia. Ha rischiato di trasformarsi in tragedia il viaggio verso Lignano Sabbiadoro dei giovani atleti di Brenta Nuoto Giudicarie, Latemar Cavalese e Trento Nuoto attesi dalle finali tricolori del Csi. Il pullman - sul quale 40 persone tra cui 35 nuotatori tutti tra i 12 e i 16 anni - è uscito di strada non lontano da Feltre. Nelle lamiere accartocciate tutti hanno riportato ferite o contusioni, ma miracolosamente non ci sono state vittime. Una 14enne e due 13enni i feriti più gravi, tutti operati La cronaca e le testimonianze Guarda la photogallery
LE TESTIMONIANZE
Tute e magliette sono sporche di sangue. Braccia e gambe portano ancora i segni delle medicazioni. Eppure nei volti di Alessia, Letizia, Virginia, Giovanni e di tanti altri nuotatori trentini, la paura si è già sciolta. Al suo posto si fa strada l'ottimismo, tipico dei ragazzi, misto però alla preoccupazione per gli amici meno fortunati che nello stesso momento si trovano sotto i ferri, in sala operatoria. C'è un solo aggettivo per raccontare questi ragazzi: coraggiosi. Sono reduci da un incidente stradale drammatico - come altro definire una corriera che si ribalta in curva con il suo carico di giovani atleti e accompagnatori, 40 persone in totale - eppure i feriti hanno saputo reagire in modo positivo.
Bambini e ragazzi meno gravi, dopo essere stati visitati e, là dove necessario, medicati presso il Pronto soccorso di Feltre sono seduti nella sala d'aspetto. Qualcuno ha già potuto riabbracciare i genitori. Altri sono ancora in attesa, ma vengono confortati dagli accompagnatori delle società sportive Brenta Nuoto, Latemar Nuoto e Trento Nuoto, ma anche dal personale sanitario. Attendono di essere dimessi e di tornare a casa. Parlano dell'incidente senza drammatizzare i toni. «Io in quel momento avevo chiuso gli occhi e quindi non ho visto cosa sia successo - ci racconta Alessia, 14 anni, atleta della Latemar - all'improvviso ho sentito la corriera sbandare e poi andare fuori strada rovesciandosi su un lato». Alessia è seduta su una sedia a rotelle, è stata appena medicata eppure non si lamenta. Continua a parlare: «C'era molta confusione. Io sono riuscita ad uscire dal finestrino....».
Le testimonianze dei ragazzi confermano che pur nella concitazione del momento, con urla e richieste di aiuto, genitori e accompagnatori che si trovavano sulla corriera sono riusciti a gestire l'emergenza aiutando i ragazzi ad uscire dai finestrini e prestando i primi soccorsi ai numerosi feriti.
Letizia, 9 anni, anche lei della Latemar, nuota da tre anni. Al Gran premio nazionale del nuoto a Lignano puntava soprattutto sulle gare di delfino e rana. «Io - racconta - ricordo soprattutto i vetri rotti. Come gli altri sono riuscita a infilarmi in un finestrino e a uscire dalla corriera». Virginia, 12 anni, della stessa società, ricorda le urla, ma anche le parole di incoraggiamento degli accompagnatori.
La paura, però, ha anche il volto teso dei genitori. Per tutti loro è stata una mazzata arrivata per telefono. «Ci hanno chiamato dicendo che c'era stato un incidente - racconta una mamma - ci hanno tranquillizzato, ma ovviamente io ho fatto tutto il viaggio fino a Feltre con il cuore in gola. Mi sono calmata solo quando ho abbracciato mio figlio e constatato di persona che sta bene. Ora andiamo dai vigili del fuoco a ritirare il bagaglio e poi ce ne torniamo a casa. Per noi è andata bene».
Quest'ultima frase viene appena sussurrata. Sì perché il pensiero di tutti è agli altri ragazzi, quelli soccorsi e trasportati dal 118 a Treviso, Montebelluna e Castelfranco Veneto. Le notizie sono frammentarie, ma si sa che qualcuno è ferito in modo serio. Nella sala d'aspetto è un continuo incrociarsi di telefonate per cercare di avere notizie degli altri atleti. Intanto nelle stesse ore una 14enne delle Giudicarie viene sottoposta ad intervento chirurgico alla milza a Feltre. Il pensiero di tutti è per lei, nuotatrice coraggiosa come i suoi compagni.
LA STORIA
Giovanni, atleta della Brenta Nuoto, ha solo 11, ma ha saputo affrontare i momenti drammatici dell'incidente con la maturità e il sangue freddo che spesso non trovi neppure negli adulti. «Mio figlio - racconta la madre - ha avuto la prontezza di afferrare il suo marsupio dove c'era il telefono. Appena è riuscito a venire fuori dalla corriera mi ha chiamato: mi ha detto che c'era stato un grave incidente, ma che non dovevo preoccuparmi perché lui stava bene. Mi viene da pensare che in quei momenti qualcuno da lassù ci stesse guardando...».
I genitori di Giovanni ieri erano in viaggio. Anche loro dovevano raggiungere Lignano per la quattro giorni di nuoto organizzata dal Csi, il Centro sportivo italiano. Il figlio però viaggiava in corriera con tutti i suoi amici. «Pensavamo di raggiungere Lignano via autostrada - prosegue la madre - ma poi per caso abbiamo imboccato la Valsugana. Poi, senza pensarci troppo, abbiamo fatto la strada di Feltre. Per questo quando ho ricevuto la telefonata di mio figlio eravamo qui vicino e ci siamo precipitati in ospedale».
Giovanni, oltre che un buon nuotatore, è anche un appassionato di motori. «Ho avuto la netta impressione - spiega con proprietà di linguaggio - che la corriera sia sbandata. Dentro di me pensavo: adesso riesce a controllare la sbandata e a rimettere il mezzo in carreggiata. Invece la corriera è andata contro un cumulo di terra e si è rovesciata».
L'impressione di chi era a bordo è che il mezzo non stesse andando particolarmente veloce. Una delle cause potrebbe essere piuttosto il fondo bagnato o forse un guasto. Ma questo saranno le indagini della polizia stradale a stabilirlo.
LA CRONACA
I tre feriti più gravi nell'incidente del pullman avvenuto a Feltre sono stati trasportati negli ospedali di Feltre e Belluno. Meno serie le condizioni di una quarta persona trasportata a Treviso. Tutti gli altri feriti - più di una decina - si trovano in osservazione in vari ospedali delle province di Treviso e Belluno.
Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, il pullman aveva caricato il gruppo di giovani nuotatori insieme ad alcuni genitori e preparatori prima a Cavalese e poi a Trento, per poi dirigersi verso Lignano. Complessivamente a bordo si trovavano 40 persone. Il mezzo sarebbe uscito di strada autonomamente, adagiandosi su un fianco. Parte del tetto ha schiacciato alcuni sedili
AGGIORNAMENTO ORE 16.50
I bambini erano attesi al villaggio Ge.Tur di Lignano Sabbiadoro, dove sono in programma, da domani fino al 2 giugno, le finali nazionali dei campionati italiani di nuoto organizzati dal Csi, il centro sportivo italiano. Dal Trentino era atteso l'arrivo dei gruppi di cinque scuole di nuoto.
AGGIORNAMENTO ORE 16.55: PULLMAN SEQUESTRATO
Il pullman è stato posto sotto sequestro e verrà trasportato nella caserma dei vigili del fuoco per accertare le cause dell'incidente. Al momento la strada Regionale feltrina lungo la quale il mezzo si è rovesciato è ancora bloccata per consentire i rilievi. Complessivamente l'intervento ha visto all'opera una ventina di vigili del fuoco, 15 infermieri e varie decine di uomini delle forze dell'ordine. Secondo quanto si è appreso, l'autista del pullman sarebbe illeso.
AGGIORNAMENTO ORE 17.08: 40 I RAGAZZI A BORDO
A bordo del mezzo, fanno sapere dalla polizia stradale feltrina, c'erano in tutto 47 persone: l'autista, tre genitori, tre accompagnatori e 40 ragazzini. Cinque quelli in condizioni più gravi.
AGGIORNAMENTO ORE 17.16
I ragazzi a bordo appartengono a tre società sportive di nuoto trentine: una di Cavalese, una di Trento e una delle Giudicarie.
AGGIORNAMENTO ORE 17.26: LE CONDIZIONI DEI FERITI
La maggioranza dei feriti e contusi dell'incidente è stata portata a Feltre. Qui c'è uno dei tre feriti in prognosi riservata, operato per la rottura della milza, oltre ad altri 17 contusi. A Belluno ci sono otto feriti, di cui uno in prognosi riservata per trauma cranico. Il terzo ferito grave è a Treviso ed è stato operato per un trauma al fegato. Qui anche uno dei contusi. Degli altri dieci feriti in modo non grave sette sono stati portati a Montebelluna e tre Castelfranco.
AGGIORNAMENTO ORE 17.47
Erano iscritti alle finali del Campionato assoluto di nuoto Csi in programma a Lignano Sabbiadoro (Udine) e provenivano tutti dal Trentino i 40 giovani nuotatori coinvolti nel ribaltamento del loro pullman avvenuto a Feltre. Il mezzo ha dapprima raccolto ragazzi, accompagnatori e genitori delle scuole nuoto di Cavalese e Predazzo. Il pullman ha fatto quindi tappa a Trento, dove sono saliti a bordo altri 11 giovani nuotatori della società Csi nuoto (4 di età compresa fra gli 11 e i 12 anni della categoria esordienti e 9 assoluti dai 16 ai 18 anni con due accompagnatori di 23 anni.
AGGIORNAMENTO ORE 18.02
I feriti gravi restano tre: due con traumi addominali (li stanno operando a Feltre e a Treviso) e uno con traumi cranici (lo stanno operando a Belluno). Tutti e tre, comunque, non sarebbero in pericolo di vita. I feriti complessivi sono 39 su 47 passeggeri.
AGGIORNAMENTO ORE 19.14: TRE IN PROGNOSI RISERVATA
Anche l'autista del pullman è rimasto ferito, in modo serio. Contrariamente alle prime informazioni, che davano l'uomo illeso, il conducente, un 60enne italiano, ha riportato numerose fratture e in queste ore sta terminando gli accertamenti diagnostici all'ospedale di Feltre, dove sono stati inizialmente accolti 21 dei feriti. Dei più gravi, solo uno, una ragazzina, si trova ancora ricoverata qui in rianimazione, dopo un delicato intervento subito alla milza. Un secondo ragazzo, sempre con un grave trauma addominale, è stato portato a Treviso, un terzo, con un serio trauma cranico, all'ospedale di Belluno. Questi ultimi tre sono in prognosi riservata. Fonti della direzione ospedaliera di Feltre hanno riferito che sono stati intanto già dimessi, e affidati ai loro genitori, i primi cinque adolescenti che presentavano solo contusioni.
AGGIORNAMENTO ORE 19.25: L'INIZIATIVA DELLA PAT
«Abbiamo rischiato di trovarci di fronte ad un incidente dagli esiti imprevedibili ma, fortunatamente, le ultime notizie di cui siamo in possesso ci tranquilizzano». Così si esprime Tiziano Mellarini, assessore alla protezione civile e allo sport della Provincia autonoma di Trento, pochi minuti dopo un colloquio telefonico con una delle dirigenti della società di nuoto Latemar di Cavalese, i cui giovani atleti e i loro accompagnatori erano sul pullman finito fuori strada e rovesciatosi, oggi pomeriggio, nella zona di Feltre. «Ci confermano - continua Mellarini - che i ragazzi ricoverati in ospedale sono sotto costante osservazione e che le loro condizioni non risulterebbero critiche. Ho informato dell'accaduto il presidente Ugo Rossi, che era in viaggio, ed anche a nome suo esprimo la vicinanza della pubblica amministrazione a chi è rimasto coinvolto nell'incidente e ribadisco la disponibilità di tutte le nostre strutture nel mettersi a disposizione in qualunque modo, se ve ne fosse bisogno».
AGGIORNAMENTO ORE 19.56: I TITOLARI DELLA ITALBUS
«Non so davvero come possa essere successo», spiega Christian Casagrande, uno dei contitolari della Italbus, l'azienda di autonoleggio il cui pullman stava conducendo i ragazzi dal Trentino alla località friulana sull'Adriatico.
Casagrande, nelle Marche per lavoro, ha ricevuto solo sommarie informazioni sull'incidente di Carpen: «Sarà necessario capire bene cosa è accaduto. E per prima cosa, quella che più conta, mi sta a cuore rivolgere un pensiero ai ragazzi e alle loro famiglie. Fortunatamente mi hanno detto che nessuno è in pericolo di vita ed è la cosa più importante. Quello che posso dire è che l'autista che stava accompagnando i ragazzi è uno dei nostri dipendenti più esperti, ha sessant'anni e guida pullman da quaranta. Il mezzo era nuovo, aveva due mesi di vita, ed era stato comunque sottoposto ad uno scrupoloso controllo prima della partenza».