Cavalese, il punto nascite è salvo
Il punto nascite dell’ospedale di Fiemme è salvo. Per quanto riguarda invece il Piano Sanitario provinciale si nutrono solamente speranze di una sua revisione, in grado di offrire sufficienti garanzie per le urgenze e le emergenze. In attesa di comunicazioni rassicuranti su questo secondo aspetto, la notizia più importante di questi giorni riguarda proprio il punto nascite, per il quale sono arrivate le ultime precisazioni, che, come ha evidenziato lo stesso sindaco, sono sostanzialmente tre, tutte confermate dall’assessore provinciale Mauro Gilmozzi.
Con il primo gennaio, l’Azienda Sanitaria garantisce la copertura, 24 ore su 24, di tutti i turni ospedalieri. Dopo l’emendamento approvato lo scorso 18 dicembre dal consiglio provinciale e sostenuto con forza da tutti i consiglieri provinciali di Fiemme e Fassa, l’Azienda ha provveduto ad indire il bando per un nuovo primario, che per altro, visti i tempi burocratici, non potrà essere nominato prima di tre-quattro mesi. Nel frattempo sarà comunque nominata una figura con funzioni primariali a termine. Ci sono contatti in corso con l’ex primario Bruna Zeni, che col 1° gennaio è in pensione. Se non dovesse essere disponibile, sarà sentito l’ex primario Franco Bonadiman, che ha lasciato un ottimo ricordo nei dieci anni in cui ha diretto il reparto di ostetricia e ginecologia. In ogni caso, si conta di procedere con questa nomina a tempo entro pochi giorni.
Intanto, grande soddisfazione è stata espressa anche da Giovanni Zanon, presidente della Fondazione «Il Sollievo», da Alessandro Arici, ideatore dell’iniziativa «Parto per Fiemme», e dall’assessora comunale Giuseppina Vanzo per il grande lavoro di squadra fatto lo scorso mese, con il sostegno degli amministratori pubblici e di tutte le associazioni di volontariato, per arrivare all’emendamento e quindi ad ottenere le garanzie richieste. «Ora comunque - ha precisato Zanon - bisogna impegnarci tutti a lavorare per la continuità futura, lasciando da parte le polemiche che non portano da nessuna parte». L’importanza di un’azione «fatta in maniera univoca e ad una sola voce da parte di tutti» è stata sottolineata da Arici, per ribadire comunque che «sul punto nascite non è previsto alcun passo indietro, che le nascite negli ultimi giorni sono aumentate e che l’eccellenza del nosocomio è dovuta soprattutto al lavoro certosino delle ostetriche e del volontariato». «L’impegno politico è chiaro, ma bisogna rimanere sempre vigili» le parole dell’assessora Vanzo, «visto che la sanità è un diritto anche per le periferie e che va rispettata la dignità dell’ospedale e dei professionisti che ci lavorano». Con l’auspicio che anche il Piano Sanitario (non votato dagli assessori Gilmozzi e Mellarini) possa essere rivisto nel senso auspicato a livello valligiano. Per quanto riguarda l’iniziativa di Loris Welponer (sciopero della fame ancora in corso ndr), «rispetto la sua scelta» ha concluso il sindaco «mi auguro solo che dietro non ci siano speculazioni politiche».