Tesero, l'assemblea
Il drastico calo delle rendite finanziarie rischia di compromettere l’attività della Fondazione Stava 1985: un dato di fatto sul quale il recente consiglio di amministrazione, nel quale è rappresentato l’intero consiglio comunale di Tesero, ha dovuto riflettere. Estremamente positiva è stata invece la disamina delle iniziative organizzate lo scorso anno nel trentesimo anniversario della catastrofe, e dei progetti per l’anno in corso e gli anni a venire.
A seguito delle dimissioni dei membri nominati dalla precedente amministrazione comunale sono entrati a far parte del Cda della Fondazione, su designazione del socio fondatore Comune di Tesero, che ha voluto rappresentata anche la minoranza, il sindaco Elena Ceschini e i consiglieri Roberto Fanton e Alan Barbolini. Nel dare il benvenuto ai nuovi membri del consiglio di amministrazione, anche il presidente della Fondazione Graziano Lucchi ha sottolineato come i nuovi amministratori nominati dal Comune di Tesero rappresentino l’intero Consiglio Comunale all’interno della Fondazione stessa.
Il Consiglio è composto ora da Graziano Lucchi, Carlo Dellasega, Elena Ceschini, Luigi Demarch, Massimo Cristel, Alberto Volcan, Roberto Fanton, Alan Barbolini, Giuseppina Vanzo e Giovanni Danielis. Il Collegio dei revisori dei conti è composto da Carlo Delladio, presidente, Andrea Varesco e Iosella Zorzi. Consiglio di amministrazione e Collegio dei revisori dei conti sono designati dai soci fondatori: Associazione 19 luglio val di Stava, Comune di Tesero, Comune di Cavalese, Comune di Longarone e Magnifica Comunità di Fiemme.
Gli amministratori della Fondazione hanno espresso unanime apprezzamento per l’attività del coordinatore progetti Michele Longo e si sono occupati, fra gli altri argomenti, delle iniziative per il prossimo anniversario della catastrofe e del progetto avviato dalla Presidenza del Consiglio Regionale in collaborazione con la stessa Fondazione per portare nelle scuole superiori di tutta la regione la «lezione di Stava» e la graphic novel «L’estate in cui Stava ci venne a cercare» con i testi di Silvia Pallaver e i disegni di Elia Tomaselli.
Il Consiglio ha anche approvato il bilancio consuntivo dello scorso anno, chiuso con una perdita di circa 12 mila euro, dovuta prevalentemente alla drastica riduzione dei proventi finanziari del patrimonio indisponibile. I consiglieri di amministrazione non hanno nascosto la preoccupazione per il calo delle rendite finanziarie che rischia di compromettere l’ordinaria attività della Fondazione e in particolare del Centro di documentazione di Stava, e hanno rimarcato come la Fondazione dovrà contare maggiormente in futuro sulle donazioni di aziende e privati e sui proventi del 5 per mille dell’Irpef.
A questo proposito i consiglieri ricordano che il 5 per mille è una forma di sostegno che non costa nulla. Per destinare il 5 per mille dell’Irpef alla Fondazione Stava 1985 Onlus è sufficiente trascrivere il codice fiscale della Fondazione 01748010228 nell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi «Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF - Sostegno del volontariato delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni» e apporre la propria firma nello stesso riquadro.
Il modello per la destinazione del 5 per mille è disponibile sul sito www.stava1985.it.