Parcheggio Catinaccio, verso un nuovo accordo
Sparite le nuvole, torna uno sprazzo di sereno sulla vicenda del parcheggio da realizzare a Vigo a servizio delle funivie Catinaccio. Questa sera alle 20,30 si riunisce infatti il consiglio comunale, con un punto essenziale: «Revoca della deliberazione consiliare numero 7 del 22 marzo 2016 avente come oggetto “Approvazione proposta accordo quadro frra il Comune di Vigo di Fassa e la Società Catinaccio Impianti a Fune spa per la realizzazione di parcheggi”». Come mai?
Leopoldo Rizzi, sindaco di Vigo, spiega che non è un dietrofront: «Semplicemente annulliamo quella delibera perché nel frattempo, come l’acqua che scorre al mare, abbiamo proseguito il dialogo con la Società ed abbiamo raggiunto un accordo per l’ottimizzazione del percorso».
Dopo che le minoranze avevano lasciato l’aula per disenso e il presidente della Catinaccio aveva espresso tutti i suoi dubbi sull’«accordo» che accordo non era, si torna a parlarsi: «La nuova intesa -prosegue Rizzi - coincide sia con gli interessi del paese, sia con le esigenze delle funivie, e rientra nel solco di un percorso ormai storico che ha più di 20 anni. Ci sono stati ben due Piani Regolatori Generali che hanno ribadito la scelta, ora è il momento di portare a casa la decisione».
Significa che è stato raggiunto un accordo anche sul project financing? Le funivie ci metteranno oltre 3 milioni di euro come era scritto nella precedente delibera? «Diciamo che ci stiamo lavorando - spiega il sindaco Rizzi - ma è ancora prematuro parlarne».
Soddisfatto anche Claudio Bernard, presidente della Catinaccio: «È chiaro che il documento precedente era inaccettabile, ora il Comune per andare avanti aveva una sola strada: annullarlo e ripartire. La prima delibera era un “accordo quadro” non firmato da noi, e nemmeno discusso. Questo nuovo documento che si approverà è invece una “lettera di intenti”, che è ben altra cosa».
Per Bernard «la lettera di intenti è una bozza frutto di una operazione comune, la prima deliibera parlava addirittura di un “quantum” e impegnava unilateralmente una società privata a pagare oltre 3 milioni e mezzo, senza peraltro aver discusso del parcheggio, nè come, nè dove, nè in che modo».
Secondo Bernard, ora si parte con il piede giusto: «A scuola una volta ci insegnavano a fare la brutta copia, e poi mettere il tutto in bella copia e non viceversa. In linea di massima siamo tutti d’accordo, la storia del parcheggio viene da lontano ed è interesse di tutti. Ma prima di ogni altro atto deve essere tolta di mezzo la delibera che avevano approvato, tutto qui».
Appuntamento questa sera alle 20,30 alla sede municipale. Sperando in una seduta tranquilla e senza intemperanze del pubblico.