La diaspora dall'Apt Si allarga la frattura
Delusione e disappunto aleggiano tra i rappresentanti degli appartamentisti e dei maestri di sci dopo le elezioni del consiglio dell’Azienda per il Turismo della Val di Fassa, che ha visto una serie di rivoluzioni negli equilibri strategici e ha portato alla volontà da parte delle scuole di sci di recedere dalla cooperativa.
La presa di posizione così radicale, è stata argomentata nella lettera inviata da tutte e 5 le scuole sci all’Apt di Fassa, ed è frutto delle scelte elettive «non convenzionali» che hanno portato all’estromissione dal consiglio del candidato maestro di sci Enzo Pollam, a favore dell’accompagnatore di territorio e maestro di mountain bike William Basilico.
Un vero terremoto che ha provocato una diaspora dall’Azienda di promozione. Abbiamo sentito a questo proposito il direttore della Scuola di Sci di Moena Alberto Kostner: «Le 5 scuole di sci sono state soci fondatori della Azienda di promozione turistica della Val di Fassa: oltre ad essere più di 200 operatori, i maestri di sci operano attivamente non solo nella gestione e nella consulenza all’ospite sulle piste da sci, ma aiutano attivamente nella promozione, organizzazione e ideazione di eventi e appuntamenti di intrattenimento e informazione per tutto l’arco dell’anno. È un piacere per noi aiutare nella promozione della nostra realtà e ci ha profondamente addolorato vedere che il componente del consiglio che veniva implicitamente assegnato in nostra rappresentanza e scelto democraticamente dalle scuole, quest’anno non fa parte della nostra categoria professionale».
Per Kostner «E’ stato uno smacco e abbiamo deciso di andar via nella speranza che possano cambiare le condizioni, in quanto non ci sentiamo rappresentati. Oltre a ciò, va segnalato il grave squilibrio territoriale: la bassa valle è presente nel consiglio unicamente con 3 rappresentanti moenesi. L’Apt dovrebbe essere una cooperativa che opera nella promozione turistica del territorio e non un’azienda in cui operano interessi politici o dinamiche differenti».
Dello stesso parere anche Cristina Donei, portavoce dell’associazione Trentino Appartamenti e del comparto appartamentisti: «Dispiace moltissimo per la situazione in cui gli appartamentisti ora si trovano ad operare, a fronte di una mancanza di un portavoce e referente unico nel consiglio per il 50% dei soci della cooperativa e per una fetta importante della ricettività fassana. Ci sentiamo una delle categorie non rappresentate, e ciò porta deluse e un senso di mancato riconoscimento nel ruolo che ricopriamo. Va ricordato poi che, data la natura multiforme e la poca organicità della categoria, a tutt’oggi manchiamo quindi di un portavoce unitario, di un rappresentante di riferimento. Una delle nostre richieste è proprio quella di capire chi tra gli eletti può essere un nostro portavoce all’interno dell’Azienda di promozione, considerando anche la natura cooperativa e rappresentativa da cui la nostra APT dovrebbe essere guidata».
In attesa di una risposta ufficiale da parte del consiglio neoeletto, che nominerà comitato e direttivo il 26 maggio, il direttore uscente Enzo Iori commenta: «Abbiamo operato faticosamente nella costruzione di un fragile equilibrio non solo tra le varie categorie e settori produttivi, ma anche per promuovere la collaborazione territoriale, evitando campanilismi e competizioni che non aiutano nella promozione unitaria di un territorio turistico come il nostro.
Evidentemente una nuova ondata di pensiero ha permeato già da qualche tempo la gestione, ondata che mi ha fatto a malincuore lasciare il mio incarico e che ha portato alla rottura di questo equilibri. Si è sempre lavorato in una direzione e questo malcontento è figlio proprio di questo mutamento che ha portato alla rottura di questi equilibri già sottili. E’ fisiologico che chi ha subito queste mancanze si senta toccato sul vivo e reclami questo cambiamento. Ci auguriamo per il bene dell’azienda che si riesca a ricomporre queste mancanze, nonostante la difficoltà contingente