Comitato manifestazioni: duro scontro in aula

Ziano di Fiemme, la minoranza attacca

di Mario Felicetti

In una sala consiliare gremita di cittadini (di solito non c’è quasi nessuno, ma l’argomento evidentemente era ghiotto), si è consumato giovedì sera 1° settembre lo scontro, ampiamente annunciato (l’Adige del 30 agosto), tra la minoranza, guidata dal capogruppo Nicola Vanzetta, ed il sindaco Fabio Vanzetta sulla vicenda delle dimissioni della ex vicesindaca Elena Giacomuzzi. «Una vicenda personale ed anche umana di un singolo soggetto» ha dichiarato lo stesso sindaco, parlando di problema nato all’interno di un conto corrente aperto dal Comitato Manifestazioni Locali (del quale Giacomuzzi era presidente, ndr) con risultati contabili che non tornavano e che lo stesso primo cittadino aveva segnalato.

Durissima, come era prevedibile, la posizione della minoranza, con Nicola Vanzetta a ribadire le caratteristiche di un Comitato «che non può essere paragonato, come ha fatto il sindaco, ad una qualsiasi altra associazione», ma che «è legato a filo doppio con la giunta, dalla quale viene nominato e finanziato al 100% e che ne ha dato il via attraverso uno specifico statuto».
Vanzetta ha contestato anche la nomina dello stesso Comitato lo scorso 13 aprile, a quasi un anno dall’inizio del mandato, annunciando «seppure a malincuore» che la rappresentante della minoranza Patrizia Vanzo ha rassegnato a sua volta le dimissioni pronta ad accettare nuovamente l’incarico «dopo che sarà stata fatta chiarezza», mettendo in dubbio addirittura che la presidente sia stata nominata, come previsto dallo Statuto, nella prima riunione, e proponendo di provvedere «ad un congelamento temporaneo ma totale di tutte le attività amministrative e contabili».

Ha inoltre sottolineato come la gestione contabile dell’attività comporti «la responsabilità illimitata e solidale di tutti i componenti». Con un attacco finale diretto al primo cittadino, richiamando anche la nomina della sorella nello stesso Comitato, parlando di «gestione del Comune allegra e superficiale», giudicando «pessimo un governo che, per incapacità o per altro, non è in grado di tutelare il bene dell’istituzione»; infine paragonando il comportamento del sindaco a quello di Francesco Schettino, che fece finire la Costa Concordia sugli scogli.

Sempre per la minoranza, Eros Rossi ha accusato il sindaco di aver mandato in avanscoperta il consigliere Enrico Zorzi per chiedere «maggiore riconoscenza nei confronti di questa amministrazione». Circostanza seccamente smentita da Fabio Vanzetta, che ha risposto altrettanto duramente, accusando la minoranza di «estrapolare come sempre quello che vi interessa» e di «aver costretto alle dimissioni la vostra rappresentante, alla quale va tutta la mia stima», ma anche di «fare solo chiacchiere, mentre chi si è accorto di quanto succedeva sono stato io».

Ha anche ribadito «la piena autonomia di cui il Comitato Manifestazioni Locali gode» e sottolineato con forza la presenza al suo interno «di nuove leve giovani che in estate hanno fatto un grande lavoro e che voi, con un modo di operare vergognoso, avete tentato di smontare. Se nel cesto c’è una mela marcia - ha aggiunto - questa va tolta, senza buttare il cesto». Escludendo categoricamente la prospettiva del congelamento del comitato, oltre che di un possibile risarcimento danni da parte dei suoi componenti.

«La nomina del Comitato - ha concluso il sindaco - è stata fatta in ritardo, vista la difficoltà di trovare nuove persone disponibili ad impegnarsi per il paese. Alla fine siamo riusciti a costituire una squadra che voi volete demolire».
Infine «gravemente scorretta» è stata giudicata dall’ex assessora Maria Chiara Deflorian, la citazione della sorella del sindaco che - ha precisato - nel Comitato ha lavorato davvero molto».
Come già annunciato da questo giornale, al posto di Elena Giacomuzzi, è entrata in consiglio Sofia Polo che ha subito preso posto sui banchi della maggioranza, mentre Erik Partel è stato nominato vicesindaco e Genny Giacomuzzi è entrata a far parte della giunta come assessore alle foreste ed all’agricoltura.

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