Latemar 2200 e Obereggen vanno verso la fusione
La società di impianti Latemar 2200 di Predazzo ha avviato un progetto di fusione con la società altoatesina Obereggen, con la quale (oltre che con l’Itap di Pampeago) da anni fa parte del prestigioso comprensorio sciistico dello Ski Center Latemar.
Al di là del bilancio di un’ultima stagione molto positiva, è stata questa la notizia più eclatante emersa mercoledì sera, nel corso dell’assemblea dei soci della stessa Latemar, convocata presso l’hotel Ancora. «Abbiamo valutato insieme questa opportunità - ha detto il presidente Gianfranco Redolf - trovando subito la piena disponibilità della società vicina e con noi collegata da decenni. Martedì, in un incontro con i due presidenti (Redolf e, per la Obereggen, Georg Weissensteiner ndr), presente anche il presidente dell’Itap Karl Schmidt, che per ora non aderisce, abbiamo deciso di procedere.
Prossimamente saranno convocate due assemblea straordinarie con i rispettivi soci, dopodiché seguirà un’assemblea straordinaria congiunta per approvare formalmente la fusione. Da essa ci attendiamo una significativa ottimizzazione delle risorse ed un risparmio economico pari a circa 250.000 euro all’anno».
Come ricordato sopra, per adesso l’Itap sta alla finestra, anche se il presidente ha dichiarato, sempre mercoledì, di «guardare con favore alla fusione ritenendo per altro prematuro per noi parlarne ora. Se in futuro - ha aggiunto - ci sarà un passo ulteriore, ne discuteremo».
La fusione è stata pienamente condivisa da tutti i presenti. Tornando al bilancio dell’ultimo esercizio 2016/2017, si è chiuso con un utile di 58.222 euro, 7.719.280 di patrimonio, un valore della produzione pari a 3.189.693 euro, costi (con gli ammortamenti) per 3.114.556 euro e 19.144 euro di imposte.
Un ultimo inverno caratterizzato dalla nota carenza di neve, iniziato e proseguito bene, finito in sofferenza, a causa delle temperature miti di marzo/aprile che hanno determinato la chiusura anticipata degli impianti.
Pressochè invariati i costi operativi (2.445.894 euro), mentre sono stati pari a 1.339.554 gli investimenti realizzati, soprattutto per l’acquisto di un nuovo mezzo battipista (388.000 euro), per interventi di revisione impianti (321.877), per la nuova palazzina di Stalimen (ampliata la stazione a valle con una spesa di 361.733 euro) e per il nuovo sistema frenante della slittovia (86.452). Per quanto riguarda le revisioni ventennali della cabinovia «Predazzo-Gardonè» e della seggiovia «Gardonè-Passo Feudo», la Provincia ha concesso una proroga, mentre sta procedendo il discorso relativo alla costruzione del nuovo bacino di «Tresca» per l’innevamento programmato. Il costo complessivo previsto è di 3.950.000 euro. Si spera nell’intervento pubblico, dopo che il consigliere Piero Degodenz, presente anche come direttore dell’Itap, ha comunicato che la Provincia, per i bacini multiservizi (anche con funzione antincendio e per l’agricoltura) ha già previsto un finanziamento fino all’80% della spesa, per un massimo di 2 milioni di euro. Molto positiva l’ultima estate 2017 con oltre 900.000 euro di incassi, grazie alla «MontagnaAnimataLatemar» che si arricchisce ogni anno di nuove iniziative.
Unanime l’approvazione del bilancio, dopo gli interventi di Italo Craffonara (che ha tra l’altro auspicato la futura realizzazione del treno dell’Avisio, all’interno del progetto dolomitico Bolzano-Cortina e Venezia Cortina, già condiviso della Provincia di Bolzano e dalla Regione Veneto), delle autorità intervenute (la sindaco Maria Bosin, il presidente dell’Apt Renato Dellagiacoma ed il Regolano della Regola Feudale Alberto Felicetti) e dei rappresentanti delle società di impianti. Confermato infine il Collegio Sindacale, con Giancarlo Torghele presidente ed i sindaci Lodovico Comploj e Andrea Varesco).