A Predazzo un libro dei Fotoamatori per ricordare il fotografo Mario Polo, scomparso un anno fa
Il 16 ottobre 2017, a quasi 83 anni, che avrebbe compiuto il 20 dicembre, si spegneva, dopo una malattia che non gli ha lasciato scampo, Mario Polo, uno dei personaggi che hanno fatto la storia di Predazzo e di Fiemme e Fassa negli ultimi decenni. Nel suo ricordo, il Gruppo Fotoamatori di Predazzo, del quale è stato colonna portante fin dalla sua costituzione, nel 1974, ha deciso quest’anno di promuovere la stampa di un libro commemorativo, affidato, per il coordinamento editoriale e la stesura dei testi, al giornalista Mario Felicetti, che tra l’altro del Gruppo è stato presidente dal 2013 al 2017, e che si è avvalso della collaborazione dell’attuale presidente Fabio Dellagiacoma e dell’altro storico fotoamatore Livio Morandini «Paolin». Il libro, intitolato «L’uomo, la fotografia, l’amico, una vita per la comunità», sarà presentato ufficialmente sabato 6 ottobre alle ore 17 nella sala consiliare del Municipio, dopodichè ci sarà l’apertura della mostra a lui dedicata, nella Sala Rosa dello stesso palazzo. Rimarrà aperta fino a domenica 21 ottobre. La pubblicazione ha avuto il pieno sostegno, anche finanziario, della sindaco Maria Bosin e dell’Amministrazione comunale che proprio l’anno scorso, il 25 luglio, in occasione della festa patronale di San Giacomo, aveva conferito allo stesso Polo e ad altri due personaggi importanti, Elsa Danzi e Fiorenzo Brigadoi, un meritato riconoscimento. La pubblicazione è stata sponsorizzata in parte anche dall’Amministrazione comunale di Ziano e dal sindaco Fabio Vanzetta. Proprio a Ziano infatti, Mario Polo era nato nel 1934, anche se ha trascorso quasi interamente la propria vita professionale a Predazzo, dove si era trasferito a 12 anni presso lo studio del fotografo Sansone Partel, morto nel 1952. Da lui Mario Polo ha imparato l’arte della fotografia, poi perfezionata a Bolzano, prima di tornare a Predazzo mettendosi in proprio ed iniziando un’attività particolarmente intensa, che gli ha consentito di documentare tutti i principali avvenimenti di Fiemme e Fassa nella seconda metà del secolo scorso e fino ai giorni nostri, ma anche di diventare un fondamentale punto di riferimento per gli appassionati della fotografia, dopo che alcuni di loro, assieme a lui, hanno costituito il Gruppo Fotoamatori, ai quali ha trasmesso le proprie qualità tecniche, il proprio entusiasmo e la propria passione. Nel corso della sua lunga attività professionale, Mario Polo, sposato nel 1960 con Fanny, dalla quale ha avuto il figlio Roberto, che oggi ne ha raccolto il testimone, ha lavorato tra l’altro per la Scuola Alpina della Guardia di Finanza, per la Polizia di Stato, con la Forestale, è stato il fotografo ufficiale di Aldo Moro, quando il grande statista veniva a Predazzo, dal 1964 al 1966, e quindi a Bellamonte fino al 1977, un anno prima di essere rapito ed assassinato dalla Brigate Rosse. Ha raccolto le drammatiche immagini dell’alluvione del 1966 e della tragedia di Stava nel 1985, ha immortalato i protagonisti della Marcialonga, è stato testimone diretto di tutte le manifestazioni turistiche, culturali e sportive di Fiemme e Fassa. Migliaia di scatti che rimarranno nella storia e che oggi costituiscono uno straordinario patrimonio dei Fotoamatori. Ma Mario Polo si è distinto anche nel sociale, è stato, fin dal 1955, vigile del fuoco, dal 1975 al 1978 anche nel ruolo di comandante, ha fatto parte del coro Negritella e del coro degli ex pompieri, ha presieduto la Bocciofila, è stato consigliere del locale Circolo Anziani. Doverosa e meritata quindi questa iniziativa da parte del Gruppo Fotoamatori, con il progetto grafico dell’Area Grafica di Cavalese. Alla cerimonia di sabato, la popolazione è ovviamente invitata.