Dalla mostra delle razze bovine a Masi di Cavalese l'invito al ministro Costa per parlare del lupo

Grande successo anche quest’anno per la mostra annuale delle varie razze bovine di Fiemme e Fassa, ospitata nei giorni scorsi a Masi di Cavalese con il coordinamento del presidente degli allevatori Mauro Varesco, di Carano. 
Nel corso della manifestazione, quest’ultimo ha presentato una articolata relazione, sottolineando alcuni dati importanti che riguardano il settore nelle due valli: 4.400 bovini alpeggiati, 6.500 ovini e 400 equini sulle 60 malghe esistenti sul territorio, per una superficie totale di 7.200 ettari. 
«Un’attività zootecnica molto significativa - ha ribadito Varesco - che consente di mantenere in maniera ottimale i pascoli di montagna ed il paesaggio delle nostre zone». Poi ha ancora richiamato con forza «il grande problema legato alla presenza ormai stabile del lupo, con ripetuti attacchi anche durante l’ultima stagione estiva. Un problema - ha detto - che non si può risolvere con l’utilizzo dei recinti e dei cani; ci troviamo in un territorio con forte affluenza turistica e non possiamo permetterci di rischiare alcun tipo di incidente, lasciando i cani liberi a difesa del bestiame». «I risarcimenti previsti alla Provincia - ha anche chiarito - non ripagano totalmente l’allevatore dalle perdite subite, anche perché gli animali che alleviamo non sono dei numeri, ma hanno tutti un nome e, oltre a darci da vivere, ci fanno affezionare. Non possiamo quindi sopportare di vederli soffrire. In più, si devono anche fare i conti con i danni indiretti e con il timore degli attacchi, che non permetteranno più una serena ed ottimale gestione dei pascoli. Se non si troveranno soluzioni radicali ed efficaci al problema, ci sarà il rischio concreto di abbandonare alcuni pascoli, se non addirittura intere malghe, con serie ripercussioni sull’attività zootecnica e sulla gestione del territorio». 
«Ci auguriamo - ha concluso - che il ministro Costa possa accettare l’invito dell’assessore Dallapiccola a venire nelle nostre valli a visitare qualche malga. Così si renderà conto di persona della impossibilità di costruire recinti antilupo sulla stragrande maggioranza degli alpeggi».
Per quanto riguarda la mostra, sono stati premiate le bovine che un’apposita giuria ha giudicato le più belle: per la razza bruna, è stata eletta campionessa «Sunshine» di Stefano Defrancesco del Passo San Pellegrino (riserva «Sb Var Elena» di Mauro Varesco), per la razza frisona, campionessa Wendy Et di Maurizio Masocco di Cavalese (riserva «Fava» di Gabrielli Virginio di Predazzo), per la pezzata rossa, «Bianca» di Valentino Bosin di Predazzo (riserva Astra« di Virginio Gabrielli), per la grigio alpina, «Mara» di Mauro Varesco (riserva «Getria» di Robert Dellagiacoma di Moena. 
Quest’anno sono stati anche premiati i bambini che si sono impegnati nella preparazione delle manze: Marco Morandini, Francesco Varesco, Michele Gabrielli, Mattia Dellantonio, Emanuele Boninsegna, Samuele Barcatta e Nicola Deflorian. 
Un premio speciale è stato infine consegnato all’allevatore più anziano, Lorenzo Caviola, 78 anni di Carano.

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