Castello Molina, la caserma sarà ristrutturata
Oltre a parlare del recupero dell’ex bocciodromo, il consiglio comunale di Castello/Molina di Fiemme, nella sua ultima seduta, tra le delibere più importanti ha approvato il progetto definitivo della ristrutturazione dell’edificio comunale adibito a caserma dei Carabinieri, ristrutturato negli anni Settanta e che ha bisogno urgente di una sistemazione funzionale. Che si adatti alle odierne esigenze del personale dell’Arma.
La progettazione è stata a suo tempo affidata al geometra Marco Lutzenberger di Cavalese, che ha ora provveduto a consegnare all’Amministrazione il progetto definitivo, per una spesa prevista di 855.680 euro, dei quali 648.312 per lavori a base d’asta e 207.367 di somme a disposizione. Si prevede un importante adeguamento strutturale, con la realizzazione di adeguate sottomurazioni e consolidamenti interni, oltre alla ridistribuzione dei locali interni per rendere gli uffici più consoni alle loro funzioni in termini di sicurezza e privacy, oltre a rendere autonomi gli ingressi degli alloggi di servizio e a garantire un efficientamento energetico, con la posa di un cappotto termico, la sostituzione dei serramenti e nuovi impianti.
Perplessa la consigliera di minoranza Daniela Martignon: «Si poteva fare uno sforzo maggiore - le sue considerazioni - per un migliore inserimento nel contesto esistente, cambiando l’edificio in senso più moderno, pur rispettoso della tradizione. Con il rischio oltretutto che, visto l’orientamento generale a concentrare il personale, un domani la caserma non venga più utilizzata». Prospettiva questa subito esclusa dal sindaco Marco Larger, che ha difeso le scelte fatte, condivise, anche in termini di sicurezza, dalla Tutela del Paesaggio, e confermato che «sia il Comando Provinciale che quello di Roma hanno confermato anche in futuro la presenza dei Carabinieri a Molina. E comunque - ha precisato - se accadesse quanto ventilato, l’edificio potrà tornare a disposizione del Comune». Undici alla fine i voti favorevoli, contrari Martignon e Werner Pichler.
Un’altra delibera (astenuto Pichler) ha riguardato l’adozione definitiva del piano attuativo riguardante l’insediamento produttivo di «Ruaia» a Molina, dove sorgerà il nuovo stabilimento del pastificio Felicetti di Predazzo. Prevede la perimetrazione dell’area (escludendo il lotto Eurostandard, già edificato, e la parte di viabilità già realizzata) e l’individuazione di tre ambiti edificatori, con l’indicazione dei rispettivi parametri urbanistici. Contestualmente è stata approvata la nuova variante al Piano Regolatore Generale, con le modifiche richieste dai competenti servizi provinciali.
Infine, si è provveduto alla regolarizzazione catastale e tavolare della piazza Municipio, dei giardini municipali a Castello e del nuovo Polo Scolastico di Molina, con la relativa viabilità.
In apertura dei lavori, il consigliere Lorenzo Wohlgemuh ha respinto l’accusa di aver criticato l’operato dei dipendenti comunali. «Un attacco fuorviante nei miei confronti» ha dichiarato, ribadendo di «non aver mai criticato il lavoro degli uffici, ma soltanto l’attività del responsabile dell’Ufficio Tecnico». Soddisfazione ha espresso il sindaco Larger per l’esito positivo dell’ispezione fatta nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Roma sull’attività e sui servizi dell’Azienda Elettrica.