Rinsaldato il gemellaggio scolastico fra La Rosa Bianca di Predazzo e Prijedor
Un’esperienza indimenticabile quella dei ragazzi quarto anno A Linguistico dell’istituto di istruzione. La Rosa Bianca di Predazzo. Come ricordato dal dirigente, Marco Felicetti «Quando vent’anni fa ho visitato anche io come avete fatto voi Prijedor, è stata un’esperienza che mi ha segnato profondamente. Il dolore di una guerra ancora in essere, tra popoli e vicini di casa, e lo sguardo smarrito di chi incontravo, mi è rimasto dentro. Nel corso di questi vent’anni abbiamo costruito un ponte di aiuto, supporto, vicinanza tra la Val di Fiemme e Prijedor. Dopo vent’anni tutto è cambiato, voi forse non ve ne siete resi conto, ma non deve cambiare la memoria: ora il vostro gemellaggio che dall’anno scorso ci ha portato fin qui, deve essere un’esperienza così importante per voi, da spingervi ad essere testimoni di questa fratellanza».
Un momento di calda amicizia quello tenutosi all’auditorium della scuola di Predazzo, preludio di giorni di spensieratezza, condivisione e scoperta, da parte della classe dell’istituto bosniaco, dopo aver ospitato a sua volta, l’anno scorso dal 17 al 21 aprile 2018 i giovani fiemmesi, in un progetto di gemellaggio importante, promosso dai due istituti e dal Comune di Predazzo.
«Un progetto che è in grado di testimoniare il valore della cooperazione decentrata di cui siamo capaci, oltre ad essere un insegnamento profondo per questi ragazzi, che sanno vedere in questi incontri l’amicizia oltre le barriere linguistiche e culturali» è stato il commento entusiasta del professor Michele Malfer, vicepresidente anche della comunità della Valle. Un ringraziamento è andato ai professori Cinzia Besseghini, Franca Cicognani, Nunzio di Gennaro e Antonella Baccolo, che assieme al professor Stefano Cristofori hanno gestito i rapporti con i professori serbi