Anche in Val Fassa il peggio è passato Super pompieri, riallacciate tutte le utenze
«Il peggio è passato» è il commento rassicurante dell’ispettore del distretto di fiemme dei vigili del fuoco Stefano Sandri, che in questi giorni ha seguito assieme ai 250 vigili del fuoco volontari della valle, la spaventosa emergenza che ha sconvolto il panorama della Magnifica Comunità. Non solo i boschi, ma anche numerosi danni a case e strade, con la caduta e danneggiamento importante di due ponti sull’avisio e lo scoperchiamento di numerosi tetti in molti paesi di Fiemme.
«Da quasi 24 ore abbiamo interrotto le ronde dei nostri vigili - dice Sandri - per tutti i paesi, alla ricerca di situazioni di emergenza come allagamenti di cantine zone non ancora raggiungibili, approvvigionamento dell’energia elettrica e il supporto che i nostri volontari possono dare durante l’emergenza. ».
Emergenza rientrata quindi? «Sì, ma c’è ancora tanto da fare. Il lungo lavoro è appena cominciato».
Altrettanto stanco ma fiducioso anche l’ispettore del distretto di Fassa, Giancarlo Pederiva: «Anche qui sono state riallacciate tutte le utenze principali, fibra compresa. I nostri uomini stanno ancora lavorando per liberare gli ultimi seminterrati di Alba e delle zone allagate, ma prevediamo a breve di poter svincolare alcuni uomini affinchè riposino. L’emergenza vera e propria direi rientrata anche in Fassa, ma sono pesantissimi i danneggiamenti nelle zone montane e agli impianti di risalita. Ora il ritorno alla normalità sarà accompagnato da una serie di sistemazioni gravose, che per essere definitive richiederanno tempi considerevoli».
Nelle due valli, questa settimana sarà ricordata nei libri di storia. Se a luglio l’alluvione colpì in modo violento Moena, lunedì sera e martedì la forza del maltempo ha flagellato da Molina a Canazei senza risparmiare nulla con lunghissime interruzione di energia elettrica e gas metano. Cavalese e altri paesi sono rimasti senz’acqua potabile a causa di un problema all’acquedotto. Disagi anche per la viabilità. Per alcune ore è rimasto chiuso passo San Lugano e tra Predazzo e Moena sono caduti molti alberi sulla strada statale. E’ rimasta isolata Bellamonte sia verso passo Rolle che verso Predazzo.
Sono migliaia gli alberi che sono caduti in tutta la valle, soprattutto intorno a Predazzo, ma anche a Tesero, Moena e in tutta la zona.
«Abbiamo lavorato per 36 ore consecutive - sottolinea Stefano Sandri - e devo dire con certo grado di apprensione perché la situazione era complicata, ma ora i nostri vigili possono lasciare il posto a squadre e operatori tecnici più titolati, con mezzi dedicati per lo sgombero delle strade e per interventi su abitazioni, ma anche acquedotti e strutture comunali che sono stati danneggiati».
Commovente il post su Facebook dei vigili del fuoco di Canazei: «Un lunedì sera drammatico che non dimenticheremo mai, la forza della natura ha colpito profondamente il nostro territorio e i nostri cuori lasciando delle cicatrici indelebili nel tempo. Un pensiero va a tutte le persone che hanno subito danni alla propria abitazione al proprio albergo alla macelleria, in particolare un pensiero va al nostro vicecomandante Beppe e alla sua famiglia che hanno subito grossi danni alla propria abitazione e al ristorante. In tutta questa catastrofe qualcosa di positivo c’è, c’è tutta una comunità che con i propri mezzi e ogni forza si è presentata ad Alba e sta lavorando duramente per riportare tutto alla normalità.
Un ringraziamento va a tutti i nostri vigili che hanno lasciato le loro case e le loro famiglie per andare a portare soccorso e conforto alla comunità supportati dai corpi di Campitello, Mazzin, Pozza, Vigo e Soraga, un distretto di Fassa molto unito! Un ringraziamento a tutti i vigili dal Unione Vvf Distretto Mezzolombardo che sono arrivati numerosi in nostro supporto»